Denso, vertice sindacati-ministero «Qui vogliamo lavoro e sviluppo» 

Alle 11 l’atteso incontro sulla proroga della cassa integrazione e sulla distribuzione in modo equo Manzi (Uilm): serenità solo con gli investimenti. Antonucci (Fismic): le forze sociali siano unite

SAN SALVO. Giornata importante quella odierna per la Denso Manufacturing di San Salvo. I rappresentanti sindacali in via remoto, saranno collegati con il ministero del Lavoro per discutere di ammortizzatori sociali e della conferma della proroga della cassa integrazione. Un passaggio importante che permette di traghettare l'azienda verso tempo migliori. Da parte dei segretari di Fiom, Fim, Uilm e Fismic, rispettivamente Alfredo Fegatelli, Marco Laviano, Nicola Manzi e Nicola Amicucci, è unanime la richiesta di distribuire gli ammortizzatori sociali in modo equo per non gravare troppo soltanto su alcuni dipendenti. Ma non solo. «La Uilm», sottolinea il segretario Nicola Manzi, «sarà soddisfatta solo quando Denso porterà lavoro a San Salvo e farà investimenti concreti per rendere lo stabilimento di Piana Sant'Angelo indispensabile per il mercato dell'auto. Garantire l'occupazione», prosegue Manzi, «e creare nuove opportunità di sviluppo. Questo è l'impegno che la casa madre giapponese dovrà assumere con le organizzazioni sindacali e il governo nazionale e regionale». Il segretario della Uilm ha poi insistito sul fatto che a tutti i lavoratori vengano garantiti carichi di lavoro adeguati. «Carichi equi, tali da assicurare a tutti i dipendenti il 51% di presenza in azienda».
Contestualmente alla Cig, alla Denso ci sarà lo scivolo pensionistico che permetterà ai dipendenti più anziani di usufruire dell’isopensione. Sulla stessa linea di Nicola Manzi, anche Nicola Amicucci, segretario della Fismic. «Fermo restando il fatto che in questo momento la cassa integrazione in proroga è fondamentale, Fismic tirerà un sospiro di sollievo e sarà soddisfatta solo quando si riuscirà a trainare la Denso fuori dalle attuali "secche" e quando potremo dire che l’azienda è risanata, solida e orientata allo sviluppo del sito produttivo sansalvese. In questa fase il lavoro unitario di tutte le sigle sindacali è fondamentale», afferma Amicucci.
Il collegamento con il ministero del Lavoro oggi comincerà alle 11 e proseguirà per diverse ore. La Regione e nello specifico l'assessore alle attività produttive, Tiziana Magnacca, ha garantito l'attenzione verso le problematiche del colosso di San Salvo che comunque vedrà ridursi ancora il proprio organico da 834 lavoratori a meno di settecento nonostante l’azienda abbia perso ben 243 unità nel 2023. Circa 180 lavoratori potrebbero uscire attraverso l’isopensione, un istituto proposto dai sindacati in modo da evitare dolorosissimi licenziamenti. I sindacati chiedono comunque programmazione e soprattutto unità di intenti e intesa con le istituzioni. Lunedì in assemblea i sindacati lo hanno ribadito ai lavoratori rassicurandoli sull'impegno profuso per raggiungere un obiettivo che accontenti tutti.
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