gli impiegati della municipalizzata con il fiato sospeso 

Riscossione dei tributi comunali, Teateservizi resta appesa a un filo

CHIETI. Incontro significativo ma non conclusivo quello di ieri con l’Agcm (l’Autorità garante della concorrenza e del mercato) nell’ottica di metterla al corrente sul particolare percorso intrapreso...

CHIETI. Incontro significativo ma non conclusivo quello di ieri con l’Agcm (l’Autorità garante della concorrenza e del mercato) nell’ottica di metterla al corrente sul particolare percorso intrapreso per permettere alla Teateservizi, società ormai fallita, di continuare a gestire il settore della riscossione attraverso un contratto-ponte. La bozza di contratto dovrà essere allegata alla richiesta di esercizio provvisorio che il curatore fallimentare della Teateservizi, Guglielmo Flacco, ha intenzione di fare al giudice delegato Marcello Cozzolino.
Sulla proroga del servizio alla partecipata, però, l'Agcm aveva presentato un ricorso al Tar ed ecco perché l’ente e il curatore fallimentare hanno voluto dialogare con l’Agcm prima di avanzare la richiesta di esercizio provvisorio. Il dialogo è stato aperto, ma non concluso. Il curatore Flacco si augura che questo possa avvenire «in tempi strettissimi». La palla passa ora agli uffici: la proposta è quella di preparare un atto che possa far cadere i due profili di illegittimità per cui l’Autorità aveva proposto un ricorso.
Alla riunione con Agcm hanno preso parte il sindaco Diego Ferrara, il curatore Flacco, il presidente il consiglio comunale Luigi Febo, gli assessori Massimo Cassarino e Tiziana Della Penna, la segretaria Celestina Labbadia e il ragioniere capo Franco Rispoli. «Abbiamo avuto una riunione interlocutoria con l’Agcm e il curatore fallimentare in merito all’esercizio provvisorio e le azioni possibili a tutela del servizio di riscossione della ex partecipata oggi fallita», fa sapere il sindaco, «in attesa, nei prossimi incontri che si terranno a brevissimo, di arrivare a un quadro più definito delle possibilità, noi continueremo a lavorare sia sull’alternativa, sia sulla richiesta dell’esercizio provvisorio affinché possa essere tutelata la funzione e i lavoratori».
Quando il sindaco parla di «alternativa», si riferisce a uno scenario che si potrebbe aprire nel caso in cui non ci fosse l’esercizio provvisorio, vale a dire alla possibilità per la Teateservizi di continuare a gestire le riscossioni dei tributi. L’alternativa prevede l’affidamento temporaneo del servizio in brevissimo tempo, nelle more della gara europea per affidare stabilmente la riscossione. Le procedure per la preparazione della gara, assicura il sindaco, sono già partite. Ma per mettere a bando il servizio c’è bisogno della banca dati che attualmente è congelata nelle pieghe del fallimento e di cui il Comune deve assolutamente rientrare in possesso. (a.i.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.