Sparita da tre giorni dalla costa: senza esito le ricerche di Milena 

Torino di Sangro. Anche ieri lecceta e costa battuti palmo a palmo da forze dell’ordine e volontari In un parcheggio c’è la sua Renault Clio: ha una gomma bucata. E il profilo Facebook è cancellato

LANCIANO. Le foto scattate ai fiori e ai resti delle mura ciclopiche a Lago Dragoni, l'ultima posizione segnalata nella zona della lecceta e del cimitero inglese. Tre ore più tardi il cellulare di Milena Santirocco non aggancia più alcuna cella telefonica. Sparisce anche il suo profilo Facebook, cancellato. Gira attorno a questi elementi il giallo della scomparsa dell'insegnante di fitness e maestra di danza di Lanciano, 54 anni il prossimo 11 luglio. Dopo un presidio notturno, sono riprese ieri mattina le ricerche a Torino di Sangro, dove è stata ritrovata la macchina della donna.
LE RICERCHELa base operativa delle ricerche, coordinate dalla prefettura di Chieti, è allestita nel parcheggio in fondo a via Costa Verde, a Borgata Marina, dove la Via Verde si interrompe. La Renault Clio grigia di Milena è lì a pochi passi, con la gomma posteriore destra a terra. Tutto intorno si affollano vigili del fuoco, polizia, guardia costiera, volontari di protezione civile. Si battono di nuovo i percorsi che la donna avrebbe potuto fare: la pista ciclabile e la Statale 16, la lecceta e le campagne circostanti. Si controllano casolari abbandonati, il camping sequestrato, la foce del fiume Sangro al confine con Fossacesia. In azione i droni e l'elicottero dei vigili del fuoco, che controlla anche in mezzo alle rocce, mentre la motovedetta della Capitaneria di porto perlustra le acque. Su segnalazione dei familiari, la polizia setaccia il “percorso trabocco” nella lecceta, fino a una fattoria dove Milena arrivava. Ci sono anche i cani molecolari, del gruppo Alpini di Atessa e della Fisa di Pescara, a caccia di tracce della donna dopo aver annusato i suoi indumenti.
LA SCOMPARSADomenica 28 aprile Milena Santirocco pranza con i figli Manuel e Denis, ai quali dice di voler uscire a fare una passeggiata. Escono anche i ragazzi e al rientro, in effetti, non trovano la madre. Dalle 14.40 alle 15.27 la donna posta sullo stato di Whatsapp foto di fiori e delle vecchie mura di contenimento della ferrovia a Lago Dragoni, non lontano da dove ha lasciato l'auto. Dalle 18.37 circa il suo telefono cellulare non dà più segni di vita. Alle 19 Milena non risponde alla madre. Domenica mattina il figlio Denis, che vive con lei, si accorge che non è rincasata. La chiama sul cellulare, spento, e controlla il profilo Facebook che non è più visibile. Alle 7 di lunedì Milena è attesa inutilmente per una lezione nella sua scuola di ballo a Torre Sansone. I figli escono a cercarla e trovano l'auto parcheggiata a Torino di Sangro Marina, con la ruota a terra. Al parcheggio non è mai tornata. «Ci avrebbe chiamato se avesse avuto un problema», dicono sempre più preoccupati i figli, «in questo periodo mamma era serena e tranquilla». Nelle ultime ore si rincorrono gli avvistamenti: alle 11 di lunedì sulla strada verso la cantina sociale; l'ultimo la colloca invece a Vasto domenica sera, sulla Statale 16 all'altezza di Punta Aderci. La polizia di Vasto sta verificando attraverso le telecamere.
GLI APPELLIMilena Santirocco è alta circa 1,50 metri, ha capelli castani mesciati e corporatura atletica. Secondo alcune segnalazioni, indosserebbe un giubbotto rosso. È l'identikit diffuso dall'associazione Penelope, e scende in campo anche “Chi l'ha visto?”. «Nell'ultimo mese era sempre col sorriso, positiva, ottimista», dice la sorella Sonia, «nulla mi fa pensare a un allontanamento volontario. Il fatto che il suo profilo Facebook sia stato cancellato, però, mi spaventa. Veniva spesso in lecceta ma in bici, forse doveva incontrare qualcuno? Siamo in un incubo. Domenica il mare era pieno di gente: se qualcuno l'ha vista, la riconosce, ci aiuti a ritrovarla».
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