Commissione Sanità: così FdI ha stoppato Forza Italia 

Il partito di Marsilio fa scegliere per prima la Lega che quindi si prende il Bilancio Poi occupa con Gatti la Sanità e lascia a Di Matteo le Infrastrutture. Ecco il quadro

L’AQUILA. Con tre mosse incruenti Fratelli d’Italia smorza le velleità di Forza Italia di mettere le mani sulla Commissione Sanità.
Il partito di Marsilio, azionista di maggioranza della coalizione di centrodestra, dà alla Lega la possibilità di fare la prima scelta. E il Carroccio si prende la Commissione Bilancio, la più pesante. Quindi piazza subito la sua pedina alla Sanità e lascia ai forzisti la terza scelta, ovvero le Infrastrutture. Mentre, sul fronte opposto, il Pd sbarra la strada ad Azione che deve rinunciare alla vice presidenza della commissione Bilancio ripiegando su quella che si occupa di Politiche Europee.
Si è chiusa ieri pomeriggio, a Palazzo dell’Emiciclo all’Aquila, la partita delle presidenze delle Commissioni consiliari: l’ultimo atto del dopo voto.
In Prima Commissione “Bilancio, affari generali e istituzionali”, eletti presidente Vincenzo D’Incecco, Lega (con 18 voti), vicepresidente Pierpaolo Pietrucci, Pd (13 voti), segretario Antonietta La Porta, Forza Italia (25 voti). In Seconda Commissione “Territorio, ambiente e infrastrutture”, presidente Emiliano Di Matteo, Forza Italia (17 voti), vicepresidente Antonio Di Marco, Pd (13 voti) e segretario Carla Mannetti, Lega (26 voti).
In Terza Commissione “Agricoltura, sviluppo economico e attività produttive”, presidente Nicola Campitelli, FdI (18 voti), vicepresidente Dino Pepe, Pd (13 voti), segretario Maria Assunta Rossi, FdI (28 voti). In Quarta Commissione “Politiche europee, internazionali, programmi della Commissione europea, partecipazione ai processi normativi dell’Unione europea”, presidente Leonardo D'Addazio, FdI (18 voti), vicepresidente Enio Pavone, Azione (13 voti), segretario Luca De Renzis, FdI (27 voti). In Quinta Commissione “Salute, sicurezza sociale, cultura, formazione e lavoro” eletti presidente Paolo Gatti, FdI (18 voti), vicepresidente Vincenzo Menna, Abruzzo Insieme (13 voti) e segretario Marilena Rossi, FdI (28 voti). Commissione di Vigilanza: presidente Sandro Mariani, Pd (18 voti), vicepresidente Francesco Prospero, FdI (13 voti), segretario Luciano Marinucci, Marsilio Presidente (26 voti). Infine Giunta per il Regolamento: presidente Luca De Renzis, FdI (18 voti), vicepresidente Enio Pavone, Azione (13 voti), segretario Vincenzo D’Incecco, Lega (23 voti).
Reazioni? Solo una, quella di Campitelli che, pregustando la nomina imminente in giunta a consigliere con delega all’Ambiente, ha tamponato ieri la delusione di Forza Italia, cedendo le Infrastrutture per l’Agricoltura, e poi ha dichiarato: «Esprimo soddisfazione per la nomina a presidente di una Commissione così importante per una regione, come l'Abruzzo, e in particolar modo la provincia di Chieti, che ha una forte connotazione industriale e agricola. E ringrazio tutti i colleghi consiglieri e il mio gruppo per avermi indicato per tale incarico».
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