«Dammi i soldi o ti sparo»: arrestato 

Un 22enne accusato di estorsione: ha minacciato e picchiato l’amico di 20 anni dal quale si era fatto dare già 5mila euro

PENNE. È stato minacciato da quello che pensava fosse un suo amico fidato: «Dammi i soldi o ti sparo in faccia, ti brucio la macchina, ti sgozzo». Un ventenne di Penne sì è rivolto ai carabinieri affinché fermassero le continue minacce subite. Per questo, martedì sera, è stato arrestato con l'accusa di estorsione dai militari diretti dal capitano Alfio Rapisarda un 22enne di Penne, pregiudicato.
Tra i due giovani, nel recente passato, si era instaurato un forte legame di amicizia. Passavano spesso insieme le loro giornate e nulla faceva presumere che il rapporto potesse degenerare in minacce, violenze fisiche e richieste di soldi. Inizialmente il 22enne ha preteso piccole somme di denaro, mascherate come prestiti nel contesto di un sano rapporto di amicizia, ma con il passare delle settimane e dei mesi si è giunti a pretese sempre più incalzanti e violente. Pare sia di circa 5.000 euro la somma ceduta, in più riprese, all’arrestato. Per far sì che il ventenne assecondasse le sue richieste di denaro, il ventiduenne più volte si è lasciato andare a minacce violente. Non sono mancate neanche feroci aggressioni fisiche: in un’occasione, ad esempio, la vittima sarebbe stata colpita da violenti pugni sul volto che gli avrebbero procurato lesioni tali da non consentirgli nemmeno di mangiare per un lungo periodo. L'ultima minaccia, però, è costata cara al 22enne. Dopo che la vittima gli ha negato un passaggio in auto, dato che voleva in qualche modo iniziare a prendere le distanze dalla situazione, ha chiesto una somma di 300 euro, salita dopo 24 ore a 500 euro. Così il ventenne ha chiesto aiuto ai carabinieri e denunciato il tutto.
All’appuntamento per la cessione del denaro all’aguzzino, però, si sono presentati anche i militari che, dopo aver bloccato il ragazzo e sequestrato le banconote, lo hanno arrestato con l'accusa di estorsione. Ulteriori accertamenti nei pressi dell'abitazione dell'arrestato hanno portato al ritrovamento di sostanza stupefacente, di un bilancino di precisione e di un telefono cellulare. Le ulteriori indagini serviranno a capire se l’arrestato possa essere coinvolto anche nel traffico locale di droga. Il ventiduenne è ora agli arresti nel carcere di San Donato a Pescara, in attesa della convalida del gip nei prossimi giorni.
©RIPRODUZIONE RISERVATA