Forza Italia, ora la base frena Antonelli e Carota: no al doppio ingresso 

Pagano e Sospiri mediano: possibile l’entrata di un solo amministratore L’altro potrebbe andare a Pescara futura: ecco i primi nomi della civica

PESCARA. La base di Forza Italia si è espressa: no al doppio ingresso di Marcello Antonelli e di Mariarita Carota. Per il gruppo consiliare azzurro, uno tra Antonelli e Carota può correre in Forza Italia e l’altro nella lista civica Pescara futura. Ma questa ipotesi non piace al sindaco uscente Carlo Masci che vorrebbe in Forza Italia sia il presidente del consiglio comunale che l’assessore alla Cultura: Masci non vuole correre il rischio di dividere il consenso di Antonelli e Carota, da sempre in tandem. Si continua a trattare in Forza Italia e la mediazione è affidata al coordinatore regionale, il deputato Nazario Pagano, e al coordinatore provinciale, il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri: la svolta è attesa, probabilmente, entro domani.
Il tempo scorre e il termine per presentare le liste scade tra meno di due settimane: si vota l’8 e il 9 giugno. Ma, ormai, Pescara si sta riempiendo di manifesti e i candidati non vogliono perdere altro tempo per fare campagna elettorale. Di certo, nell’ultimo vertice di Forza Italia, il capogruppo consiliare Roberto Renzetti ha frenato sull’entrata di Antonelli e Carota, entrambi in rotta con la Lega, e ha invitato alla riflessione per non spaccare il partito. «La nostra lista è già estremamente competitiva», commenta Renzetti, «ovviamente, il nostro obiettivo è migliorare ancora in termini di consenso elettorale. Siamo una forza attrattiva e abbiamo una classe dirigente preparata», dice il capogruppo. E Renzetti immagina Forza Italia come il motore della coalizione di centrodestra: in città, alle regionali del 10 marzo scorso, Fratelli d’Italia ha preso il 15,55% mentre Forza Italia il 13,19%, anche se bisogna considerare il 9,18% della lista Marsilio presidente a trazione FdI. «Il nostro obiettivo di crescere ancora», dice Renzetti, «sarà un vantaggio per la coalizione».
Pescara futura, dopo l’ingresso dell’assessore Luigi Albore Mascia, ex sindaco, aspetta le decisione dei vertici politici locali: «La nostra lista ha preso il 6% alle elezioni del 2019», dice il consigliere Adamo Scurti, ricandidato, «la gente si è fidata di noi: da oltre vent’anni siamo un soggetto politico radicato in città e tanti, complice l’allontanamento dai partiti, si riconoscono sempre di più in noi». La lista di Pescara futura è quasi pronta: tra i candidati, ci sono anche Livio Marinucci, Marino Marini, Giampiero Di Biase, Fernanda Martone, Smeraldo Ferri, Francesco Nuvolari, Daniela Puglisi, Claudia Ciccotti, Fabrizio Fragasso, Lorenzo Toro, Sisto Rainaldi, Giuliano Mammarella, Romina Faricelli e Mariana Balan.
Quasi chiusa anche la lista di Fratelli d’Italia che si gode ancora l’effetto “Giorgia” con il bagno di folla di domenica scorsa nel villaggio sulla spiaggia libera della Nave di Cascella per l’annuncio della premier Giorgia Meloni candidata alle europee: un pescarese, tra la folla, ha regalato alla premier una rosa rossa.
Stavolta, tra i candidati non ci sarà Berardino Fiorilli, dal 1998 presenza fissa in Comune: «In tutti i ruoli che ho avuto l’onore di ricoprire, ci ho messo sempre tanta passione, impegno e serietà, cercando di restare sempre con i piedi per terra», recita una lettera pubblicata su Facebook, «in questo tempo, tuttavia, sento la necessità di recuperare un rapporto più autentico con il mondo che mi circonda e per farlo, a volte, è necessario “spostarsi dal centro della scena”, scegliere – volontariamente – di mettersi da parte ricordando, soprattutto a me stesso, che nessuno è indispensabile».