Kooij beffa Milan in volata Pogacar resta maglia rosa 

Il 22enne olandese s’impone sul traguardo di Napoli grazie a un colpo di reni  

NAPOLI. Sul lungomare di Napoli dove per il terzo anno consecutivo è fissato l'arrivo di tappa, dopo la cronometro di Perugia e le salite abruzzesi caratterizzate dal dominio della maglia rosa Pogacar, il Giro d'Italia ritrova il festival dei velocisti che si disputano la vittoria davanti a una moltitudine di appassionati calcolati, negli ultimi chilometri, in quasi centomila persone. Un vero e proprio bagno di folla davanti alla quale la spunta con una volata straordinaria l’olandese Olav Kooij del Team Visma-Lease a Bike che batte sul traguardo in rimonta il friulano Jonathan Milan per il quale, per il secondo anno consecutivo, sfuma di un soffio la vittoria sul lungomare di Napoli. La tappa è caratterizzata da due parti separate, con i primi 180 chilometri, dei complessivi 214, pianeggianti, prima di un finale nervoso e in alcuni punti impegnativo in cui i corridori affrontano due strappi, sulla salita di Monte di Procida, Gran Premio della montagna di quarta categoria e poi nello spettacolare finale in città, con l'arrampicata da Coroglio al Capo di Posillipo, prima della discesa che porta ai tre chilometri conclusivi sul lungomare Caracciolo. Buona parte della tappa è caratterizzata dalla fuga del duo Andrea Pietrobon e Mirco Maestri (Team Polti Kometa) che si avvantaggiano subito dopo la partenza da Avezzano e raggiungono un margine di vantaggio sul gruppo che arriva a un massimo di 3'13” quando i corridori lasciano l'Abruzzo e entrano nella provincia di Frosinone. Gli uomini dell'Alpecin-Deceuninck conducono l'inseguimento del gruppo e il vantaggio della coppia di testa comincia progressivamente a diminuire. Al traguardo volante a punti a Mondragone, sotto al quale Pietrobon transita davanti a Maestri, dopo 132 chilometri dalla partenza, il vantaggio scende a 1'43”. Poco prima del traguardo Intergiro di Giugliano in Campania, a 55 chilometri dall'arrivo, dove Maestri precede Pierobon, nel gruppo di registra una caduta nella quale rimane coinvolto anche Geraint Thomas che non riporta danni e che viene in poco tempo riportato in gruppo da tre uomini della Ineos. A mano a mano che ci si avvicina alla zona decisiva della corsa, caratterizzata da strappi e dal restringimento delle strade, il vantaggio dei battistrada diminuisce progressivamente. Subito dopo il traguardo della montagna di Monte di Procida, dove passa per primo Pierobon, il gruppo sotto la spinta di Alaphilippe raggiunge i fuggitivi. Rimangono da soli in testa Costiou e Alaphilippe che vengono raggiunti dal gruppo a meno di 10 chilometri dall'arrivo. Nel finale, sulla salita di Coroglio, va in fuga Narvaez che riesce a mantenere la testa della gara fino a 20 metri dal traguardo quando la reazione del gruppo e dei velocisti si fa impetuosa. Alla volata partecipa anche la maglia rosa Pogacar che lancia il compagno di squadra Molano il quale resta però imbottigliato e non riesce a piazzare il suo spunto. Milan, che probabilmente teme di non agguantare in tempo l'ecuadoregno, parte troppo presto e l'olandese Kooij con un colpo di reni lo beffa sulla linea del traguardo e piazza la sua trentatreesima vittoria da professionista.
«Abbiamo cercato di tenere duro e perdere meno possibile nelle salite. Ci aspettavamo questo finale, i ragazzi mi hanno accompagnato nel miglior modo possibile, sono partito col mio sprint, forse sono mancate un pelino le gambe», ha detto Jonathan Milan.
Oggi giornata di riposo. Il Giro rimane in Campania e riprenderà domani con la decima tappa Pompei-Cusano Mutri (Bocca della Selva) di 142 chilometri. Dopo un tratto iniziale pianeggiante si arriva alla fase finale in cui la strada si impenna. Gli ultimi 18 km sono caratterizzati da una continua salita che nei nove chilometri conclusivi, fino ad arrivare al traguardo di Bocca della Selva, raggiunge una pendenza del 10 per cento.
Mario Zaccaria