La sfida di Di Massimantonio: «Vogliamo una città più giusta» 

Il candidato sindaco incassa il sostegno dei Socialisti italiani e presenta le linee guida del programma: «La sanità è da rilanciare, le risorse culturali e storiche vanno valorizzate, il bilancio sia partecipativo»

GIULIANOVA. Nella suggestiva cornice della sala Buozzi si è tenuta ieri la conferenza stampa dell’aspirante sindaco della sinistra radicale Daniele Di Massimantonio. Sono stati presentati ufficialmente i nomi dei candidati e i programmi delle due liste che sostengono il portavoce di Unione popolare: “Coltura politica”, la più giovane con un età media di 37 anni, e “Nos-Noi”. Di Massimantonio godrà anche dell’appoggio esterno da parte dei Socialisti italiani: proprio ieri è stato ufficializzato il sostegno per conto del segretario nazionale Enzo Maraio attraverso l’esponente locale Claudio Del Grosso, presente in conferenza. Al tavolo c’erano Antonietta Narcisi e Dino Macera, candidati entrambi nella lista “Nos-Noi”, lo stesso Del Grosso ed Elisa Braca che ha portato i saluti di Unione popolare.
«Non sarà la candidatura di un singolo», ha tenuto a sottolineare Di Massimantonio, «ma di un collettivo, la coralità sarà il nostro punto di forza: il nostro programma mira alla realizzazione di politiche per una città più giusta, sostenibile, e con un’attenzione particolare verso le politiche sanitarie, del lavoro e sociali». Di Massimantonio, durante l’incontro, ha delineato le proprie proposte per il futuro della città, con un’enfasi particolare sulla sanità e sull’ospedale di Giulianova che ha definito come «la cenerentola della Asl di Teramo, fortemente penalizzato dal nuovo piano sanitario della rete ospedaliera regionale, redatto dalla giunta Marsilio con l’avallo del sindaco Jwan Costantini»; ha quindi espresso la volontà di riportare l’attenzione sul presidio ospedaliero giuliese, impegnandosi a dialogare con la Regione per migliorare i servizi. «Il sindaco è la massima autorità sanitaria locale», ha aggiunto l’aspirante primo cittadino, «il responsabile della condizione di salute della popolazione sul suo territorio: Costantini è stato complice della penalizzazione dell’ospedale, ha avallato politicamente le scelte della Regione dopo aver detto, in campagna elettorale, nel 2019, che si sarebbe incatenato». Sempre in ambito sanità, Di Massimantonio ha anche proposto il potenziamento del centro Alzheimer di bivio Bellocchio, di recente apertura, e di istituire un nucleo di cure primarie integrate per garantire un’assistenza completa ai cittadini.
Il candidato sindaco della sinistra radicale ha tenuto anche a evidenziare l’importanza di valorizzare le risorse culturali e storiche locali, attraverso la promozione di iniziative, favorendo così lo sviluppo economico della città. Fra gli argomenti centrali dell’incontro di ieri mattina, la democrazia partecipativa e il bilancio partecipativo: per Di Massimantonio è importante coinvolgere attivamente i cittadini giuliesi nelle decisioni amministrative. Nell’ottica di promuovere un coinvolgimento più ampio nella gestione della città, ha parlato dell’istituzione di un assessorato per la democrazia partecipativa. Non sono mancate le critiche all’uscente Costantini: «I locali commerciali del centro città sono sfitti e anziché mettere in campo strategie per il rilancio del commercio giuliese, lui ha riempito le vetrine degli esercizi commerciali sfitti con immagini e gigantografie elettorali». Infine, il diritto alla casa e la questione delle palazzine Ater di via Brodolini. «Una situazione che purtroppo non vede una soluzione definitiva», ha concluso Di Massimantonio, « con i residenti che vivono da mesi in stato di degrado e in forte disagio sociale».
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