Il festival di Cannes  

Ovazione per Coppola e Megalopolis  

Il maestro s’inchina alla platea. Loznitsa racconta la vita in Ucraina

CANNES. Cannes ama Francis Ford Coppola (nella foto), accoglie con un’ovazione il maestro 85enne mentre risuonano le note immortali di Nino Rota per Il Padrino. Megalopolis, l’opera titanica inseguita da decenni finalmente ha la sua anteprima mondiale che lui stesso ha voluto in concorso per misurarsi con gli altri. L’immensa sala del Grand Theatre Lumiere è piena, tutti in piedi ad applaudirlo e lui con accanto la nipote Romy Croquet Mars, figlia di Sofia Coppola, con i lucciconi, e la sorella Talia Shire (Connie Corleone o la mitica Adriana di Rocky). C’è il protagonista Adam Driver con Aubrey Plaza, Shia LaBeouf, Laurence Fishburne. Standing ovation e lui ricambia: toglie il capello di paglia e s’inchina. C’è Richard Gere che lo abbraccia. In sala la presidente di giuria Greta Gerwig con Omar Sy. È il giorno di Coppola al festival di Cannes che nel concorso vede anche Bird di Andrea Arnold, la regista britannica che nel segno del realismo di Ken Loach racconta con poesia la gioventù ai margini in cerca di amore e speranza. E in proiezione speciale ci pensa Sergei Loznitsa a riportarci sull’attualissima posta in gioco tra la Russia e l’Europa. S’intitola L’invasione il documentario del regista ucraino che ha filmato la vita quotidiana e la resistenza in Ucraina. La guerra, «una malattia psichiatrica» dice mostrandone tutto l’assurdo di questi due anni in 10 scene. Non c’è da stare allegri tra la guerra vera, la metafora di Coppola e i ragazzini del sud dell’Inghilterra di Arnold. Il maestro Francis Ford Coppola punta alla Palma d’oro? I precedenti a Cannes ci sono per questo ritorno dopo i premiati Apocalypse Now (1979) e La Conversazione (1974). In un mondo immaginario, decadente che sembra da vicino l’America di oggi, la nuova Roma di Megalopolis è una favola, una love story e una guerra di poteri e avidità in cui il conflitto tra Catilina (Driver), urbanista, idealista e anche mago istrionico e il sindaco Franklyn Cicero (Giancarlo Esposito) va in frantumi quando la figlia di Cicero Julia (Nathalie Emmanuel) si innamora di Catilina. Il progetto che insegue da decenni, che ha il sapore del film testamento, è costato al regista oltre 120 milioni di dollari. C'è dentro il Trono di Spade, Batman, Metropolis ma soprattutto un sogno di Coppola che ha dedicato il film alla moglie Eleonora scomparsa il mese scorso e con cui è stato sposato 60 anni.