A Colle Marino chiusa la chiesa per mancanza di preti 

L’assessore Carota si appella al vescovo a nome dei fedeli La Curia: caso da affrontare dopo la campagna elettorale

PESCARA. «Nessuna richiesta formale è stata ricevuta in merito alla riapertura della chiesa della Trasfigurazione, chiusa all’indomani della Santa Pasqua». La precisazione arriva dalla Curia arcivescovile di Pescara - Penne, che si mostra disponibile ad ascoltare le richieste della comunità di Colle Marino, «cercando di trovare un punto di incontro con i cittadini della zona, una volta terminata la campagna elettorale in corso». La risposta è arrivata dopo che nei giorni scorsi Maria Rita Carota, assessore comunale alla Cultura, ha chiesto la riapertura della parrocchia.
La chiesa in questione appartiene territorialmente a quella di Cristo Re, ai Gesuiti, e almeno fino a Pasqua è riuscita a garantire, prima con l’ausilio dei sacerdoti dei Gesuiti e nell’ultimo periodo con il supporto di don Ubaldo Orlandelli, la celebrazione di una sola messa a settimana, quella della domenica o della festività. Poi, per mancanza di prelati disponibili, ha chiuso. «Questo significa privare tantissimi anziani o diversamente abili del quartiere, della possibilità di assistere alla santa messa, costringendoli a ripiegare sulle celebrazioni televisive, che non consentono di partecipare all’Eucarestia», sottolinea Carota. «Ed è per questa fetta di popolazione che la comunità di Colle Marino chiede la collaborazione della Chiesa e del vescovo nel ripristinare quell’unica santa messa festiva». E l’assessore ripercorre le tappe che hanno portato alla situazione attuale. Dopo il Congresso eucaristico nazionale che si tenne a Pescara nel 1977 per volontà del vescovo Iannucci è stata eretta la parrocchia della Trasfigurazione, affidandone la guida a don Rinaldo Lavezzo, rimasto fino all’agosto del 2009, anno del suo trasferimento a San Panfilo, Spoltore. Da allora si sono alternate chiusure e riaperture, con ridotte attività pastorali, anche per via dei lavori di manutenzione straordinaria della sede parrocchiale da parte del Comune, proprietario dell’edificio. Nel 2020 la chiesa è stata annessa alla parrocchia di Cristo Re, retta dai padri Gesuiti, che hanno garantito la celebrazione eucaristica domenicale. Ma lo scorso settembre è arrivata la comunicazione del parroco di Cristo Re sulla mancanza di prelati disponibili ad assicurare la messa. L’ultima celebrazione, il 31 marzo scorso.