L’ira dei gestori dei locali: rinviato il piano eventi piazza Muzii ormai è morta 

La proposta degli esercenti: due eventi al mese entro le 23, da giugno ad agosto L’avvocato: l’Arta ha dato l’ok a novembre scorso, il Comune ha rimandato tutto

PESCARA. «Sarà la quinta estate senza eventi. Piazza Muzii ormai è morta». C’è amarezza tra gli esercenti dei locali del centro che si scagliano contro l’amministrazione guidata dal sindaco Carlo Masci, responsabile «di aver ceduto la palla alla prossima consiliatura, per quello che se fosse un errore sarebbe imbarazzante, ma se fosse voluto sarebbe anche peggiore», spiega Filippo De Bonis, referente dei locali di piazza Muzii.
Il tema è legato alla deroga per organizzare alcuni eventi nel cuore della movida, che doveva essere votata in consiglio comunale, ma che nella seduta del 24 aprile, l’ultima di questa amministrazione, è stata rinviata.
IL PIANO ANTI RUMORE A luglio 2023, le associazioni di categoria, Confcommercio, Confesercenti, Cna, e Confartigianato, avevano presentato delle osservazioni al piano anti rumore approvato dal Comune, entro i 60 giorni previsti dalla legge. Da Palazzo di Città non c’è stata nessuna risposta per diversi mesi, fino a che a marzo fu la commissione Controllo e garanzia a riaccendere i riflettori sulla questione, per capire che fine avessero fatto le richieste degli esercenti.
LA PROPOSTA Tra gli elementi messi in evidenza dalle rappresentanze datoriali c’era la proposta per i locali di organizzare entro le 23 degli eventi di tipo culturale, musicale, enogastronomico e di promozione del territorio, in deroga. Le attività commerciali volevano animare la piazza con due manifestazioni al mese, a giugno, luglio e agosto e durante il periodo di Natale, tra l’8 dicembre e il 6 gennaio.
OK DELL’ARTA L’istanza è stata sottoposta al parere dell’Arta che a novembre scorso si era espressa favorevolmente sul punto ritenendo, come si legge nel documento, che trattandosi di eventi «a carattere culturale, enogastronomico e di promozione del territorio, presumibilmente non risultano critici dal punto di vista delle emissioni sonore, diversamente da quelli a carattere musicale che rappresentano solitamente una criticità, a meno che non siano progettati sotto la supervisione di un tecnico competente in acustica, che regoli i livelli emissivi, mantenendoli sotto i 70 decibel». Anche la previsione di 2 eventi mensili entro le 23, per l'Arta «risulta ragionevole, a patto che si realizzi un’opportuna diversificazione nel carattere degli eventi stessi, limitando quelli musicali e che si prescriva l'obbligo di monitoraggio acustico dell'evento».
DECISIONE RINVIATA A questo punto mancava solo il parere del consiglio comunale che avrebbe dovuto dare il via libera alla deroga, durante l’ultima seduta dello scorso 24 aprile. «La discussione è stata rinviata perché non è stato chiesto il parere obbligatorio della commissione Ambiente», spiega Andrea Lucchi, il legale degli esercenti di piazza Muzii.
ACCUSE E POLEMICA «Ora delle due cose l’una: o si tratta di un errore becero e grave, o peggio, è stata una strategia apposita per rinviare tutto e, dato il periodo elettorale, non discutere con i residenti. Noi temiamo che questa seconda opzione sia quella più probabile». «Con le elezioni fissate per l’8 e il 9 giugno, tra che il nuovo consiglio comunale si insedierà e affronterà la questione passeranno sicuramente settimane», specifica De Bonis. «Anche con la deroga, gli eventi vanno comunque autorizzati 15 giorni prima, dunque prima di agosto non si riuscirebbe a organizzare nulla. Questo significa che sarà un’altra estate senza eventi. È ormai palese a tutti che la giunta Masci vede nell’intrattenimento un problema da sopprimere e non un qualcosa da valorizzare. È triste pensare che il primo maggio non sia stato organizzato nulla a Pescara. La cosa che ci dà fastidio è che noi le osservazioni le abbiamo presentate un anno fa».
ARTISTI DI STRADA Per tentare di salvare l’estate, De Bonis lancia una provocazione. «In Italia fatta la legge, trovato l’inganno. Se un artista di strada vuole esibirsi, fa una richiesta al Comune che gli viene autorizzata contestualmente alla sua presentazione, dandogli la possibilità di esibirsi dove vuole entro le 21. A questo punto gli artisti di strada vengano in piazza Muzii», dice.
TELI FONOASSORBENTI Tra le osservazioni delle associazioni c’era anche la richiesta di chiarimento su chi dovesse sostenere la spesa per l’installazione di teli fonoassorbenti previsti nel piano anti rumori. Nella delibera che doveva essere approvata nell’ultimo consiglio, il Comune ha specificato che le spese fossero a carico dei locali. «Questo è un altro aspetto ridicolo», commenta Lucchi «imbarazzante, perché in tutti gli altri Comuni in cui sono stati installati questi pannelli, il costo è stato sostenuto dall’ente pubblico».
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