Allegri, la Juve valuta l’esonero immediato 

La società è imbarazzata e contrariata dal comportamento del tecnico all’Olimpico: si va verso una risoluzione anticipata

TORINO. Le strade della Juve e di Massimiliano Allegri sono destinate a dividersi, ormai è risaputo da tempo. Restano da definire solo i tempi. Prestissimo – ipotesi che sembra poco probabile, anche se le voci ieri sono circolate con una certa insistenza – o tra qualche giorno, quando finirà il campionato. Ma il divorzio potrebbe anche consumarsi prima, senza una soluzione traumatica ma con un accordo tra le parti. Ciò che sorprende è la bufera scoppiata dopo la conquista della Coppa Italia, proprio mentre il club è tornato ad alzare un trofeo a distanza di tre anni dall'ultimo. Le voci di un possibile esonero di Allegri sono rimbalzate per buona parte della giornata, con il tecnico dell'Under 19 Paolo Montero indicato come candidato numero uno alla sostituzione per guidare i bianconeri nelle sfide contro Bologna e Monza. Un traghettatore, insomma. I rumors di una separazione immediata si sono poi placati, ma alla Continassa non si respira un'aria serena, tutt'altro. La dirigenza, infatti, è contrariata per quanto successo all'Olimpico di Roma, in campo e fuori, con Allegri che sembrava quasi incontrollabile. Lo sfogo contro tutta la squadra arbitrale gli è costato due giornate di squalifica e un'ammenda di 5mila euro ma ci sono altri episodi ad aver irritato i piani alti della Juve. In primis, il gesto del tecnico nei confronti di Cristiano Giuntoli: quel «vai via» rivolto al direttore sportivo durante i festeggiamenti in campo è stato sorpreso dalle telecamere e ha fatto il giro dei social.
Poi, ci sono gli episodi nella pancia dello stadio che proprio non sono andati giù ai vertici del club. Allegri viene accusato di aver danneggiato un set per il fotoshooting, il direttore di Tuttosport Guido Vaciago ha raccontato di minacce ricevute dal tecnico. «Direttore di m...! Sì, tu direttore di m... Scrivi la verità sul tuo giornale, non quello che ti dice la società! Smettila di fare le marchette con la società», le frasi del tecnico riportate dal giornalista, che ha aggiunto: «A un primo invito a stare calmo e spiegarmi quale fosse la verità che stavo occultando di concerto con i suoi datori di lavoro, Allegri ha risposto strattonandomi, spintonandomi e con il dito sotto il mio naso ha gridato: “Guarda che so dove venire a prenderti. So dove aspettarti. Vengo e ti strappo tutte e due le orecchie. Vengo e ti picchio sul muso”». E se la Juve si è immediatamente scusata con il giornalista e l'editore di Tuttosport, la versione di Allegri è diversa: il suo avvocato Paolo Rodella all'Ansa «nega integralmente e precisa che si è trattato di un acceso alterco verbale col direttore, dovuto alla concitazione del momento, nel corso del quale entrambi loro si sono vicendevolmente insultati ad alta voce». Versione che in serata Vaciago ha contestato con una controreplica, sostenendo di avere testimoni. La Procura federale ha aperto un’inchiesta.