A 6 Comuni incentivi per le aree degradate  

Finanziati Fossacesia, Bellante, Guardiagrele, San Martino sulla Marrucina, Celano, Valle Castellana

L’AQUILA . Cinque sindaci abruzzesi ieri mattina hanno sottoscritto, insieme al sottosegretario Maria Elena Boschi, la convenzione del «Piano nazionale per la riqualificazione sociale e culturale delle aree urbane degradate»: Enrico Di Giuseppantonio di Fossacesia, Giovanni Melchiorre di Bellante, Simone Dal Pozzo di Guardiagrele, Luciano Giammarino di San Martino sulla Marrucina e Settimio Santilli di Celano. Assente per difficoltà organizzative Vincenzo Esposito di Valle Castellana, che riceverà comunque i finanziamenti per il progetto presentato. La cerimonia nel salone Vanvitelliano, a Brescia, ha rappresentato la conclusione di un percorso cominciato in estate. Proprio Brescia è stata la prima assoluta tra i 451 progetti presentati, 46 dei quali sono stati giudicati meritevoli di finanziamento. Di questi, sei sono abruzzesi. In totale, sono stati 78 i milioni messi a gara.
Fossacesia. Il sindaco Di Giuseppantonio ha firmato il finanziamento del progetto, presentato nella primavera scorsa, che consentirà interventi sull’ex serbatoio idrico di Fossacesia, che si trasformerà in centro culturale e sociale. Si tratta del progetto, denominato “Una torre per la città”, che permetterà il recupero della vecchia torre e la riqualificazione urbanistica dell’intera area semiperiferica del centro urbano.
Guardiagrele. Due milioni di euro saranno investiti su Guardiagrele per la rigenerazione urbana di uno dei palazzi storici del borgo che fungerà da polo culturale-sociale e di promozione di sviluppo economico. «L'investimento riguarda il palazzo dell'artigianato che, in questo modo, allargherà la sua funzione a servizio della città» ha commentato Dal Pozzo «con spazi dedicati all'inclusione sociale, alla formazione e alle creazione di impresa».
San Martino. Tra i comuni più virtuosi c'è anche San Martino sulla Marrucina, che “progetta una estesa opera di “rammendo” tra il centro urbano, le periferie e alcune aree degradate del territorio” spiegano il sindaco Giammarino e l'ideatore del progetto, Mario Rispoli, «l'idea è quella di creare un parco polifunzionale urbano che, oltre a rigenerare il territorio, comporti anche la mitigazione dei fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, dove ancora ci sono».
Michela Corridore