La protesta dei sindaci abruzzesi e laziali davanti a Montecitorio

A24 e A25, la polizia blocca i sindaci che protestano a Montecitorio / Video

"Vergogna", il grido unanime dei primi cittadini di Lazio e Abruzzo nei confronti dei deputati dopo che gli agenti di polizia hanno vietato loro l'accesso. Ma la protesta non si ferma

Neanche le forze dell'ordine, che hanno impedito l'accesso del corteo a Montecitorio, hanno fermato la protesta dei sindaci di Abruzzo e Lazio che sono in protesta da stamattina a Roma davanti alla sede della Camera dei deputati contro l'aumento dei pedaggi autostradali. L'accesso è stato vietato dagli agenti di polizia per una questione di ordine pubblico. Ciò ha suscitato una forte indignazione dei primi cittadini che hanno posto l’attenzione sulla necessità di eliminare totalmente i vertiginosi aumenti disposti dal governo.

Aumento pedaggi A24 e A25, sindaci bloccati dalla polizia a Montecitorio
Un urlo unanime: vergogna. I sindaci di Abruzzo e Lazio che questa mattina hanno protestato davanti alla Camera dei Deputati, a Roma, sono stati bloccati dalla polizia: "per motivi di ordine pubblico" non sono stati fatti entrare a Palazzo Chigi durante i lavori. (video Augusto Cantelmi, Tv2000.it)

Renato Natale, portavoce del presidente della Camera Laura Boldrini, è sceso tra i manifestanti ad ascoltare le loro istanze, dopo che i sindaci avevano parlato anche con l'onorevole Giovanni Rotondi. Lo scontro del 20% proposto dal ministro non basta a rassicurare i rappresentati dei cittadini abruzzesi e del Lazio e forte è la preoccupazione per la totale assenza di contatti e informazioni in merito al confronto in atto tra Governo e gestore. Non sono bastate a fermare la protesta neanche le riassicurazioni di sconti ai pendolari a carico poi delle regioni, rese note nei giorni scorsi dai governatori Luciano D’Alfonso e Luca Zingaretti. I sindaci chiedono certezze e annunciano che proseguiranno le azioni di protesta.

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