Un cavalcavia a rischio sull'A24

A24 e A25, Toto: «A rischio i lavori di messa in sicurezza»

Un nuovo emendamento sulla manovrina rischia di trasferire ad Anas i fondi del canone concessorio destinati ai lavori. E Tancredi torna in commissione Bilancio

L'AQUILA. È stato ritirato l'emendamento alla "manovrina" in discussione nella commissione bilancio da parte del parlamentare di maggioranza del Sudtirol, Daniel Alfreider, che rimetteva in discussione il documento del governo che assegna circa 110 milioni di euro al ministero delle Infrastrutture per la messa in sicurezza delle autostrade A24 e A25 che interessano Lazio e Abruzzo, in particolare dei piloni sui cui poggiano i viadotti messi a dura prova dalle forti scosse di terremoto che si susseguono nel centro Italia dallo scorso mese di agosto. Ma contestualmente ne è stato presentato un altro da parte dell'ex grillino Ivan Catalano, ora indipendente nella forza di maggioranza Civici Innovatori, dello stesso tenore del primo basandosi ancora sul fatto che confluiscano nelle casse dell'Anas e non del ministero per le infrastrutture i fondi individuati nel canone concessorio che il gestore delle arterie, Strada dei Parchi spa dell'imprenditore abruzzese Carlo Toto versa al governo per la concessione autostradale.

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Lo fa sapere il parlamentare abruzzese di Alleanza popolare, Paolo Tancredi. Secondo fonti parlamentari l'emendamento è stato ritirato perché domani sarebbe scaduto. Da qui la riproposizione. Ieri Tancredi nel pieno del lavoro della commissione aveva denunciato «il tentativo di scippo nei confronti degli abruzzesi alla luce del fatto che fondi al Mit quindi finalizzati alla messa in sicurezza urgente, vadano all'Anas, senza certezza di utilizzo in Abruzzo». Domani Tancredi sarà ancora in commissione Bilancio per licenziare, secondo quanto si è appreso entro la giornata, la manovrina e «combattere a testa bassa contro l'altro emendamento per le ragioni degli abruzzesi che non possono essere esposti a questa emergenza».

L'allarme di Toto: a rischio i lavori per la sicurezza. «È corsa contro il tempo per mettere in sicurezza le autostrade A24 e A25 che collegano Lazio e Abruzzo e che attraversano un territorio ad alta sismicità. I lavori sono iniziati ma sono a rischio». È quanto sostiene parlando con l'agenzia Ansa Carlo Toto, azionista di riferimento della Toto Holding che controlla la Strada dei Parchi, gestore delle due arterie autostradali. Al centro del dibattito, alcuni emendamenti alla "manovrina" in esame alla Commissione Bilancio della Camera, che vorrebbero dirottare le risorse già accantonate attraverso il canone concessorio di Strada dei Parchi, dal Mit all'Anas. «Dietro il dibattito parlamentare si rischia di perdere di vista il cuore del problema», dice Toto. I lavori per la sicurezza urgente delle due arterie sono già in corso, per un valore di 190 milioni di euro. «La messa in sicurezza urgente di A24 e A25 - afferma Toto - è una priorità, peraltro chiesta proprio dal ministero delle Infrastrutture, che ha già approvato circa 200 milioni di interventi su 240 complessivi per la sola messa in sicurezza urgente. Spostare i termini del problema e dirottare altrove le risorse significa semplicemente non solo andare contro le norme ma anche contro il buon senso». Tre giorni fa il Governo stesso aveva già previsto di sostenere la Messa in sicurezza Urgente (Misu) della A24 e A25, destinando con un emendamento alla "manovrina", le prime due rate del canone. Risorse che serviranno alla realizzazione di una parte dei lavori e prodotte dalla gestione delle due autostrade, ricorda Toto che prosegue: «Visto che il Mit ha approvato parte degli interventi di messa in sicurezza urgente per circa 200 milioni, è necessario incrementare da due a quattro le annualità. Garantendo così l'impatto zero sulla tariffa e il completamento dell'intervento». Il costo della messa in sicurezza urgente, «non può ricadere sugli utenti. I lavori devono proseguire senza indugio. La sicurezza per noi è una priorità», ribadisce Toto. Una questione sulla quale si sono espressi anche i giudici con due pronunciamenti del Tribunale civile di Roma, l'ultimo del 22 maggio, secondo i quali, per effetto di una legge del 2013, «l'unico soggetto legittimato a ricevere il pagamento del canone concessorio da Strada dei Parchi è il concedente, cioè il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e non l'Anas», riferisce Strada dei Parchi. Una legge dello Stato del 2013 stabilisce che la concessionaria Strada dei Parchi deve versare il canone annuale di 56 milioni al ministero delle infrastrutture, perché è il Mit il proprietario e il concedente di A24 e A25. E dal 2003 ad oggi Strada dei Parchi ha già versato circa 670 milioni di euro per la concessione. «Se le risorse per la Misu (messa in sicurezza urgente) deriveranno dal canone - spiega Toto - non incideranno sulle tariffe». Sul fronte sicurezza, sorvegliati speciali sono i viadotti di queste due arterie definite «strategiche» per il centro Italia nei piani di protezione civile. La società è già intervenuta con misure ad hoc sulla circolazione dei mezzi speciali mentre sono in atto interventi sul cosiddetto "anti-scalinamento" della piattaforma stradale dei viadotti che puntano ad evitare, in caso di una scossa, effetti devastanti. Da cui la richiesta di «chiarezza sulle risorse».