L'incendio in corso a Molina Aterno (foto Raniero Pizzi)

Abruzzo ancora in fiamme, non si ferma l'incendio a Schiavi

Vigili del fuoco e Protezione civile combattono come possono anche a Teramo, a Valle Castellana, a Molina Aterno e a Canistro

Abruzzo ancora in fiamme a causa degli incendi che stanno devastando le quattro province. Ancora attivo l'incendio che da quattro giorni interessa Schiavi di Abruzzo (Chieti), si combatte contro le fiamme con l'ausilio di un Canadair e vigili del fuoco, protezione civile e carabinieri forestali. Sono 180 gli ettari percorsi dall'incendio divampato alla vigilia di Ferragosto. Salva la pineta, ma distrutte le conifere nella zona dei templi italici. Intanto sono emerse le difficoltà nello spegnere fiamme alte fino a 4 metri in una zona impervia: mezzi non adeguati e pochi uomini. È stato accertato che l'incendio è doloso, visto che il 14 agosto sono partiti tre fuochi distinti sulla fondovalle del Trigno (Trignina) con accensioni dirette; secondo gli inquirenti si tratterebbe di persone che dalla strada sono entrate per pochi metri nel bosco per appiccare il fuoco. Si indaga anche su un presunto piromane che avrebbe agito per protesta contro gli autovelox dopo il ritrovamento, vicino alle colonnine di rilevamento, di stracci imbevuti di liquido infiammabile.

 

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Nel Teramano Vigili del fuoco e Protezione civile lavorano nella frazione Magnanella del capoluogo e a Valle Castellana, nella frazione Macchia di Sole. In provincia dell'Aquila fiamme a Rocca Pia, a Molina Aterno e nella Marsica, a Canistro; in quest'ultimo caso non si placano le polemiche nate in merito all'origine dei roghi, causati probabilmente da fuochi artificiali o barbecue gestiti in modo maldestro. Ieri sera è stato domato in poco tempo il rogo nuovamente divampato ad Aragno, frazione de L'Aquila, dove le fiamme nei giorni scorsi hanno distrutto circa 100 ettari di vegetazione. Nel Pescarese ieri è stato spento un incendio a Brittoli mentre l'area vicina alla zona industriale di Alanno continua ad essere sorvegliata contro l'insorgere di eventuali focolai.