ABRUZZO, ECCO LE LISTE: 50 COMUNI, 3.500 CANDIDATI

Cinquanta comuni, 219 liste per 3.500 candidati. Questi i numeri delle elezioni amministrative dell’11 giugno in Abruzzo che chiameranno al voto 269.850 elettori su una popolazione di 284.666...

Cinquanta comuni, 219 liste per 3.500 candidati. Questi i numeri delle elezioni amministrative dell’11 giugno in Abruzzo che chiameranno al voto 269.850 elettori su una popolazione di 284.666 residenti.
È Montelapiano in provincia di Chieti il comune con il minor numero di votanti (158 su una popolazione di appena 80 residenti). Il più grande è L’Aquila con 59.875 votanti su 66.964 abitanti. Solo in sei comuni al di sopra dei 15mila abitanti (L’Aquila, Avezzano, Martinsicuro, Spoltore, Ortona, San Salvo) si voterà col doppio turno (a Martinsicuro per la prima volta) nel caso in cui nessuno dei candidati superi il 50% più uno dei votanti. Ieri alle 12 la presentazione delle liste con qualche sorpresa (il ritorno dell’ex assessore regionale Antonio Boschetti a San Salvo), la consueta presenza di liste di rappresentanti delle forze dell’ordine (due a Brittoli) e molta attesa per le sfide più importanti.
Prima fra tutte quella del capoluogo di regione, L’Aquila, dove c’è in ballo la difficile eredità del sindaco Massimo Cialente, arrivato al termine del secondo mandato con una città ancora alle prese con una difficile ricostruzione.
La sfida alla vigilia è polarizzata tra il centrosinistra che candida il commercialista Americo Di Benedetto, ex democristiano, da 11 anni presidente della società idrica Gran Sasso Acqua; e il centrodestra, riunito attorno alla figura di Pierluigi Biondi (Fratelli d’Italia), ex sindaco di Villa Sant'Angelo. Nella vicina Avezzano il sindaco uscente Gianni Di Pangrazio prova a tenere la carica di primo cittadina contendendola con altri 5 candidati, tra i quali c’è uno dei pochi 5 Stelle in corsa Francesco Eligi mentre rappresentante dei movimenti civici e di buona parte del centrodestra è Gabriele De Angelis. A Ortona è da seguire la sfida tutta interna al Partito democratico fra tre dei sette candidati sindaci (l’ammiraglio Rinaldo Veri, candidato ufficiale sostenuto dal portavoce della maggioranza in Consiglio regionale Camillo D’Alessandro), Giorgio Marchegiano, che guarda soprattutto all’elettorato giovane, e Gianluca Coletti, figlio dell’ex senatore Tommaso Coletti. Per il Pd la partita è comunque in salita, anche per il polemico abbandono del sindaco uscente Enzo D’Ottavio che ha aperto le porte del Comune al commissario e poi al voto. Da tenere d’occhio ad Atessa la campagna di Giulio Borrelli, ex direttore del Tg1, fondatore del fortunato movimento Abruzzo Civico che ha portato due consiglieri in Regione (tra cui l’assessore Andrea Gerosolimo). Borrelli tenta per la seconda volta la scalata a palazzo di città e appare favorito a sostituire l’uscente Cicchitti. Un altro giornalista candidato a primo cittadino a Pescasseroli, cuore del parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, è Paolo Gambescia, ex direttore del Messaggero. Riflessi sulla politica regionale? Riflessi sul Pd e sul centrodestra potranno venire dai risultati di L’Aquila e Ortona. Ma i big sono rimasti tutti in panchina. E la vera partita si giocherà l’anno prossimo alle politiche.