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Abruzzo, escluse per il momento le liste del Pdl
L'ufficio elettorale non ha ammesso, con riserva, la lista del Pdl del candidato presidente Gianni Chiodi: trovate irregolarità in 267 firme. Escluse con riserva anche le liste di Alleanza Federalista di Rossini e Per il Bene comune di Di Prospero. Domattina la decisione definitiva alla Corte d'Appello dell'Aquila dopo l'incontro con le delegazioni dei partiti. Sono 7 i candidati alla presidenza della giunta regionale dell'Abruzzo alle elezioni del 30 novembre, 16 le liste in campo.
L'ufficio elettorale centrale della Corte d'Appello dell'Aquila non ha ammesso, con riserva, alle consultazioni regionali del 30 novembre e primo dicembre prossimi la lista del Pdl, con candidato presidente Gianni Chiodi.
Fuori con riserva anche le liste Alleanza Federalista Lega Nord, con candidato governatore Leopoldo Rossini, e Per il Bene comune con candidato Angelo Di Prospero. Queste ultime due liste sarebbero quelle maggiormente a rischio di esclusione definitiva.
L'ufficio elettorale prenderà una decisione definitiva nella giornata di oggi sulla scorta dei chiarimenti e delle integrazioni documentali richieste. Intenzionata a presentare ricorso per ritardo nella presentazione la lista regionale Forza Nuova del candidato Roberto Fiore, che ha presentato sue liste provinciali a Chieti e Pescara ma non all'Aquila, dove una guardia giurata avrebbe negato l'ingresso per il ritardo.
Per quel che riguarda il Pdl, all'origine della clamorosa decisione vi sono, come confermato dal coordinatore regionale Fabrizio Di Stefano, alcuni errori legati ai sottoscrittori delle candidature del listino. Secondo la normativa, il listino va supportato da 1.750 firme, ma il Pdl si è visto annullare 267 firme. Una esclusione in gran parte dovuta al timbro di appartenenza dell'autenticatore e la qualifica. E ci sarebbero poi problemi sui certificati di iscrizione (una cinquantina) alle liste elettorali per lo più provenienti da Celano e Teramo. "Errori formali facilmente sanabili" il commento di Chiodi.
Fuori con riserva anche le liste Alleanza Federalista Lega Nord, con candidato governatore Leopoldo Rossini, e Per il Bene comune con candidato Angelo Di Prospero. Queste ultime due liste sarebbero quelle maggiormente a rischio di esclusione definitiva.
L'ufficio elettorale prenderà una decisione definitiva nella giornata di oggi sulla scorta dei chiarimenti e delle integrazioni documentali richieste. Intenzionata a presentare ricorso per ritardo nella presentazione la lista regionale Forza Nuova del candidato Roberto Fiore, che ha presentato sue liste provinciali a Chieti e Pescara ma non all'Aquila, dove una guardia giurata avrebbe negato l'ingresso per il ritardo.
Per quel che riguarda il Pdl, all'origine della clamorosa decisione vi sono, come confermato dal coordinatore regionale Fabrizio Di Stefano, alcuni errori legati ai sottoscrittori delle candidature del listino. Secondo la normativa, il listino va supportato da 1.750 firme, ma il Pdl si è visto annullare 267 firme. Una esclusione in gran parte dovuta al timbro di appartenenza dell'autenticatore e la qualifica. E ci sarebbero poi problemi sui certificati di iscrizione (una cinquantina) alle liste elettorali per lo più provenienti da Celano e Teramo. "Errori formali facilmente sanabili" il commento di Chiodi.