Abruzzo fuori dall'Alta velocità

Federconsumatori contro un progetto della Puglia: si rischia l'isolamento

PESCARA. L'Abruzzo rischia di rimanere fuori dai collegamenti ferroviari della cosiddetta direttrice adriatica se la volontà della Puglia e del suo governatore, Nichi Vendola, di deviare i treni sull'alta velocità tirrenica, andasse in porto. A lanciare l'allarme è Federconsumatori Abruzzo che riporta una notizia non ancora ufficiale, ma che prende sempre più corpo: quella di vedere i convogli che collegano la Puglia al nord Italia, invece che passare per l'Abruzzo, come da sempre accade, transitare sulla linea dell'alta velocità della direttrice Tirrenica.

Per far questo accadrebbe che, una volta a Foggia, i treni partiti da Lecce, Bari, Brindisi e Taranto piegherebbero verso Napoli e da lì sulle nuove linee che portano fino a Milano e Torino.

Il vantaggio per i viaggiatori pugliesi sarebbe un risparmio di circa un'ora e mezza sul tempo di percorrenza.

Lo svantaggio per gli abruzzesi è che la regione verrebbe tagliata completamente fuori da questi collegamenti, visto che, sempre secondo Federconsumatori, i restanti treni Intercity ed Eurostar attualmente in circolazione partirebbero da Ancona.

L'assessore regionale ai Trasporti, Giandonato Morra, risponde deciso a questa eventualità: «E bene precisare che non c'è nulla di scritto e deciso, ma se la Puglia decidesse di far passare i treni sulla linea tirrenica, vorrà dire che faremo partire i convogli da Vasto. Faremo tutte le battaglie possibili per evitare possibilità del genere, come la lotta con la quale abbiamo evitato la soppressione del Lecce-Torino. Se arrivasse una comunicazione ufficiale non l'accetteremmo».

«Con le Marche abbiamo messo in piedi, sette mesi fa, una richiesta per far arrivare l'alta velocità fino a Pescara», prosegue Morra, «dato che il progetto di Trenitalia l'avrebbe prevista solo fino ad Ancona. Ma ci è stato detto che non è in previsione alcun lavoro».

La questione sollevata dal segretario regionale di Federconsumatori, Tino Di Cicco, è quella della manovra finanziaria approvata dal Parlamento che prevede tagli del 70% ai finanziamenti per il trasporto regionale. Il timore dell'associzione è che nel prossimo futuro gli abruzzesi rischiano di non avere più né i treni regionali, né gli altri a maggiore percorrenza.

«Per la riduzione dei fondi previsti dalla manovra», spiega Morra, «ho riconsegnato polemicamente, insieme a tutti gli altri assessori regionali ai Trasporti, al ministero i contratti di servizio di Trenitalia, che ci ha permesso l'apertura di un tavolo tecnico per risolvere questo problema».

Nel frattempo questa mattina è prevista la firma di un protocollo d'intesa con l'assessore ai Trasporti della Regione Lazio, Francesco Lollobrigida, che prevede azioni sinergiche, tra queste l'uso in comune del parco rotabile, per migliorare il trasporto ferroviario tra le due regioni, che Trenitalia dovrà applicare entro fine anno.

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