Aeroporto di Pescara. ultimo mese per evitare lo stop ai voli notturni

L’Enav prevede i tagli da luglio, la Regione annuncia 9 milioni d’investimenti. Le speranze legate alla Guardia costiera, perplessità sulle consulenze Saga

PESCARA. Da una parte c’è il piano dell’Enav (Ente nazionale di assistenza al volo) che prevede che dal 1° luglio l’aeroporto d’Abruzzo chiuda di notte (dalle 24 alle 7 di mattina) e non sia più quindi operativo h24 (ma h18). Dall’altra c’è la Regione che questa mattina annuncia i 9 milioni di euro (Fondi Fas) per l’ammodernamento (e adeguamento) infrastrutturale (aerostazione, piazzale, area parcheggio). Una scelta accompagnata dai «toni soft», così almeno vengono giudicati dalle organizzazioni sindacali, adoperati dalla Saga (la società regionale che gestisce lo scale aereo) di fronte al piano di ridimensionamento «che comunque penalizzerebbe l’aeroporto». I sindacati, in particolare la Cgil, avrebbero preferito che i politici abruzzesi e la Saga si facessero sentire di più da Roma e avviassero trattative in prossimità della decisione del 1° giugno.

Già, perché a seguito della chiusura notturna dello scalo, l’Abruzzo rischia di perdere anche quei voli che operano in emergenza, come quelli effettuati dalla Guardia costiera, il cui 3° Nucleo aereo non avrebbe a quel punto più senso tenerlo di base a Pescara. Non solo. Verrebbero meno i voli-ambulanza (in relazione alla ripresa dei trapianti di cuore nell’ospedale di Chieti) e soprattutto non tornerebbero più quelle condizioni affinché in Abruzzo possano un giorno riatterrare quei voli postali notturni che troppo in fretta si è lasciato scippare da Ancona e più in generale possa riprendere l’attività cargo (merci) che oggi avrebbe la possibilità di lavorare con l’Interporto di Manoppello.

Eppure gli appelli rivolti al governo e le lettere inviate al ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi non sono mancati. Partendo dalla “promozione sul campo” che l’aeroporto aveva ottenuto a “scalo di interesse nazionale”. L’ultima lettera il ministro l’ha ricevuta dal consigliere comunale di Pescara Armando Foschi: che senso avrebbe oggi ridimensionare un aeroporto di interesse nazionale?

Le speranze poggiano sul riconoscimento dell’attività strategica svolta dalla Guardia costiera e proprio su quei 9 milioni che oggi la Regione aggiunge nel piatto. Certo, non sarebbe male se fra gli investimenti fosse previsto anche l’hangar per il 3° Nucleo aereo, ma altre perplessità denunciano i sindacati. Come ad esempio le spese aumentate della Saga per le consulenze esterne. Una delle quali riguarda uno studio affidato a una società di ex manager Alitalia fra i quali c’è Giovanni Sebastiani, ex dirigente della compagnia di bandiera e dell’Airone di Carlo Toto.(a.mo.)

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