Aeroporto in salvo per un anno

Sì dei soci Saga al piano della Regione, ma per il 2011 via i rami secchi

PESCARA. Via libera al piano di salvataggio dell’aeroporto d’Abruzzo. L’assemblea dei soci della Saga, la società che gestisce i servizi a terra dello scalo aereo, ha approvato la ricapitalizzazione di 1 milione e mezzo prendendo atto della decisione della Regione (socio di maggioranza) di fare una variazione di bilancio di circa 4 milioni destinati a finanziare il piano industriale. Sono salvi tutti quei voli (vedi tabella accanto) per i quali la Saga riceve da circa 9 anni i contributi pubblici che a sua volta reinveste nel piano marketing.

Dopo le polemiche e gli allarmi lanciati su queste colonne, anche quest’anno da Pescara si potrà volare per Londra, Francoforte, Heindhoven e (di recente) Oslo con Ryanair e per Parigi, Bruxelles, Berlino e Bucarest con Flyonair. Per il 2011 è tutto da vedere, c’è la richiesta di Ryanair di attivare un secondo velivolo, ma per il momento nulla si può dire. Anche perché la Saga, su indicazione sempre dell’azionista di maggioranza e come anticipato dal Centro, è al già al lavoro sulla raccolta dei dati operativi in modo che si possa valutare la possibilità di creare un piano marketing alternativo con il taglio dei «rami secchi».

E a fine aprile, periodo in cui dovrebbe essere convocata l’assemblea per dare esecuzione alla ricapitalizzazione, è stata rimandata la questione delle nomine del Cda Saga, a cominciare dal successore dell’attuale presidente Vittorio Di Carlo, malgrado il mandato degli attuali dirigenti scada nel maggio 2011 con l’approvazione del bilancio 2010.

L’operazione.
La manovra di salvataggio della Regione si articola in due fasi. Il finanziamento riguarda il piano marketing 2010. L’assemblea Saga - presenti gli assessori Mauro Di Dalmazio e Giandonato Morra per la Regione, i presidenti della quattro Camere di commercio, il sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia, il presidente Caripe Antonio Di Berardino, i rappresentanti delle Province, della Tercas e della Carichieti e fra i privati Enrico Paolini (Air Columbia) - ha deciso di farsi carico delle spese (4,5 milioni) del marketing 2009 attingendo dal capitale sociale (di 6 milioni) perché la Regione ha dichiarato che non è in condizione di erogare finanziamenti.

A queste condizioni, con il capitale sceso a 1,5 milioni, i soci Saga sono chiamati a versare 1,5 milioni (il Comune di Pescara dovrà versare, ad esempio, 159mila euro) per mantenere quantomeno la concessione Enac affinché la società continui ad operare.
La seconda fase fa perno sull’impegno preso dalla Regione di finanziare il piano marketing 2010. Come? Due milioni subito e altri 2,5 milioni disponibili con la successiva variazione di bilancio. L’assessore Morra ha inoltre ricordato che in questo modo «viene data un’accelerata ai lavori previsti nell’accordo quadro stipulato con il Governo sul potenziamento infrastrutturale per 6,5 milioni».

Il futuro.
Le linee guida vengono sempre date dalla Regione la quale morde comunque il freno sui contributi. «Occorre una strategia di sviluppo sostenibile che possa garantire prospettive di crescita reali e un impegno forte e condiviso», è la rotta che traccia il presidente Gianni Chiodi, «è auspicabile il coinvolgimento di tutto il sistema camerale per il sostegno al piano marketing».

«E’ necessario», sottolinea l’assessore Di Dalmazio a proposito dei tagli, «prima di tutto accertare quali siano i voli di utilità turistica che garantiscano effettive presenze sul territorio e quali di utilità commerciale e industriale che, vanno supportati in maniera diversa. E ove occorre, dovranno essere eliminati i “rami secchi”».

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