Aiuti sociali, arrivano 35 milioni 

L’assessore Marinella Sclocco: serviranno per l’inclusione di donne, giovani, migranti ed ex detenuti

PESCARA . Trentacinque milioni dal Fondo sociale europeo, tutti per l’Abruzzo. Serviranno a finanziare progetti per l’inclusione sociale e lavorativa di persone “fragili” come vittime di violenza, giovani, migranti, detenuti, disabili e anche per i rispettivi “care giver”, persone che per prendersi cura di loro, si sono ritrovate escluse dal mercato del lavoro. Una platea importante, anche dal punto di vista numerico. I fondi, spiega l’assessore regionale alle politiche sociali, Marinella Sclocco, si riferiscono al 2018. Per spiegare i canali attraverso i quali accedere ai finanziamenti europei domani, alle 10.30, al cinema teatro Massimo di Pescara, si terrà l’open day “Punto e capo”.
Assessore Sclocco, come sono state individuate le priorità da finanziare?
Tre anni fa, appena eletta, ho aperto un lungo periodo di concertazione con il territorio perché, dovendo presentare il piano operativo per il Fondo sociale, ho ritenuto di dover ascoltare i cittadini per conoscere le loro necessità e capire come spendere questi soldi. Ai vari incontri, è seguita anche una fase di consultazione online.
Quali saranno i criteri per il finanziamento dei progetti?
Il piano operativo elaborato si tradurrà in bandi e avvisi pubblici. Voglio che sia chiaro che la Regione non finanzia più progetti spot, ma chi ha un’idea può venire da noi e gli saranno indicati gli avvisi, i settori sui quali sviluppare le opportunità.
Siete soddisfatti dei risultati ottenuti finora, con i bandi passati?
Sì, i risultati sono soddisfacenti. I bandi già usciti per l’inclusione sociale sono serviti a finanziare 15 ambiti sociali e molti Comuni. Quest’anno, tra l’altro, daremo la possibilità a 600 cittadini “fragili”di fare sei mesi di tirocinio, rinnovabili, presso le imprese che parteciperanno ai bandi.
Chi sono, in particolare, le categorie interessate?
Secondo l’Unione europea l’inclusione sociale comprende donne, vittime di violenza, disabili, ex detenuti, ex tossicodipendenti, immigrati e disoccupati lungo termine. Con Abruzzo Include abbiamo dato un’opportunità a chi è in difficoltà per rimettersi in gioco, Il primo anno è andato molto bene. Su 70 tirocini attivati dieci persone hanno trovato un lavoro a tempo indeterminato. Poi abbiamo rifinanziato altri 600 tirocini per quasi tre milioni di euro.
E i voucher dell’alta formazione?
Vanno alla grande. C’è sempre molta richiesta. Grande successo hanno riscosso anche i percorsi “Its”. In pratica, abbiamo finanziato percorsi biennali di formazione per i diplomati, che hanno acquisito una qualifica superiore al diploma, ma inferiore alla laurea. Si tratta di quattro percorsi legati alla moda, alla meccatronica, alle energie rinnovabili e all’agroalimentare.
Perché hanno funzionato?
Perché i corsi hanno messo in direttamente in connessione i bisogni delle imprese e la scuola. Quando un Its funziona, il 90% dei ragazzi trova lavoro, perché le persone vengono formate direttamente dalle imprese, per cui è molto probabile, al termine del percorso, che l’azienda decida di tenerli.
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