ROCCA SAN GIOVANNI

Alga tossica, la Regione chiede i divieti 

Notificata l’ordinanza al Comune anche se gli ultimi test sono rassicuranti. Il sindaco: ho deciso di non applicarla, meglio un decalogo e volantini su tutta la spiaggia

PESCARA. I risultati altalenanti dei prelievi eseguiti a Rocca San Giovanni per monitorare la fioritura dell’Ostreopsis ovata, conosciuta anche come “alga tossica”, impensieriscono la Regione. E così il dirigente temporaneo del servizio opere marittime e acque marine, ingegner Vittorio Di Biase, scrive al Comune di Rocca San Giovanni chiedendo «di predisporre un provvedimento cautelativo di divieto di balneazione nell’area interessata dal fenomeno». Ma il sindaco, all’esito di una consultazione con Arta e Asl, preferisce un approccio diverso: niente divieto, ma una campagna di informazione.
INTERVIENE LA REGIONE. La richiesta muove dalle modifiche introdotte, in senso restrittivo, lo scorso agosto al decreto che definisce i criteri necessari per determinare il divieto di balneazione. Dopo le segnalazioni dei giorni scorsi, quando la “fioritura” dell’alga (invisibile a occhio nudo) sarebbe passata da 20mila a un milione di cellule per litro, per poi ridiscendere bruscamente, la Regione ha inviato una nota ai sindaci dei comuni costieri, e anche a quelli di Scanno e Villalago, chiedendo al solo comune di Rocca San Giovanni di predisporre il divieto di balneazione. Domani sono attesi i risultati degli ultimi prelievi.
I RISCHI. «Poiché l’alga può avere azione tossica per via inalatoria», si legge ancora nel documento, «si invita l’amministrazione di Rocca San Giovanni a informare i fruitori della spiaggia sull’eventuale rischio sanitario da inalazione di aerosol, in caso di stazionamento lungo la spiaggia, nella zona per la quale si è indicata la necessità dei divieto di balneazione cautelativo».
I PUNTI. I punti di prelievo nei quali l’Arta, a più riprese, ha effettuato le analisi sono tre: il primo si trova 75 metri a nord della foce di San Biagio, gli altri due nella zona antistante il chilometro 484 e il chilometro 482, paralleli alla statale 16.


NESSUN DIVIETO. Il divieto di balneazione, però, fino a ieri, non era stato emesso. «Ci siamo consultati con l’Arta e con la Asl», ha detto il sindaco di Rocca San Giovanni, Giovanni Di Rito (nella foto), «e abbiamo deciso di non emettere il divieto semplicemente per un motivo: la tossina che viene sprigionata provoca una scarsissima reazione da contatto, un lieve arrossamento che scompare subito. Il problema è solo per l’aerosol. Se arriva una mareggiata, o c’è vento, le particelle respirate possono provocare lievi sintomi, facilmente risolvibili. D’accordo con Asl e Arta abbiamo deciso di fare una specie di decalogo e abbiamo affisso volantini su tutta la spiaggia».

©RIPRODUZIONE RISERVATA