L'aereo Alitalia del Pescara-Milano nel piazzale dell'aeroporto d'Abruzzo

TRASPORTI

Alitalia, l'Abruzzo è già in ansia: il nuovo piano taglia Pescara

La rotta per Milano Linate fra i rami secchi. Il governatore  Marsilio: "Inaccettabile, difenderemo il diritto alla mobilità degli abruzzesi". Ma Paolucci (pd) attacca: "Dai rincari sui treni alla soppressione dei voli, questa giunta è lenta". E rivela la sentenza con cui il Consiglio di Stato bacchetta il ministero sui ritardi per A24/A25

PESCARA. Il giorno dopo il varo del piano di salvataggio di Alitalia con l'ingresso di Atlantia della famiglia Benetton accanto a Ferrovie dello Stato, Mef e all'americana Delta _ con l'esclusione all'ultimo momento del gruppo abruzzese Toto spa _ già salgono le proccupazioni per i riflessi che l'operazione può avere in Abruzzo, più direttamente per l'aeroporto d'Abruzzo di Pescara. A dirlo esplicitamente è il governatore Marco Marsilio (Fratelli d'Italia), a denunciarlo è il capogruppo pd in consiglio regionale ed ex assesore al Bilancio Silvio Paolucci. Ad insinuarlo è uno stralcio del piano che Il Sole 24 Ore pubblica su fonte confidenziale. E nel quale si parla espressamente che Pescara, cioé l'Abruzzo, sta per perdere il collegamento con Milano Linate che oggi la compagnia di bandiera svolge due volte al giorno.

L'obiettivo di arrivare a una Alitalia più piccola che dovrebbe volare di più e a costi più bassi comporta una razionalizzazione dei voli in particolare di quelli non ritenuti remunerativi, diciamo i "rami secchi". E il Pescara-Milano _ che dal 27 luglio al 27 ottobre è tra l'altro stato spostato a Malpensa a causa dei lavori a Linate _ c'è. Il piano, secondo Il Sole 24 Ore, prevede i tagli delle seguenti rotte da Linate: Ginevra, Lussemburgo, Reggio Calabria, Trieste e appunto Pescara, con altre 15 destinazioni nel corto raggio da altri scali.

Un piano che va nel senso opposto a quello auspicato ieri dal presidente della Saga (la società aeroportuale pubblica) Enrico Paolini, che ai microfoni del Tg3 regionale aveva espresso  un parere ottimistico sulle opportunità che avrebbe (dovrebbe avere) Alitalia con l'investimento di fondi pubblici. Un piano, cioé, auspicava Paolini, che puntasse sugli aeroporti piccoli e medi regionali come Pescara per poter tornare a tessere la rete dei collegamenti, magari riattivando il collegamento con Roma Fiumicino.

Il governatore Marsilio non ha mangiato la foglia. E questa mattina ha diffuso subito un comunicato in cui preannuncia che la Regione "difenderà in tutte le sedi il diritto alla mobilità agli abruzzesi e il proprio scalo aeroportuale", concetti sui quali l'ex presidente della giunta Luciano D'Alfonso aveva costruito la sua battaglia in Europa affinché restessero i voli Ryanair.

"Per una città già poco e male collegata sia sul piano aeroportuale che su quello ferroviario, sarebbe un colpo pesantissimo, che arriverebbe paradossalmente in un momento in cui l’aeroporto d’Abruzzo sta dimostrando una costante crescita e capacità di rilancio", aggiunge Marsilio sottolineando come semmai il Governo dovrebbe investire sull'Abruzzo, "per aumentare i collegamenti e infrastrutture, e non per tagliare le poche esistenti".

Silvio Paolucci (pd) va all'attacco contro il centrodestra sul fronte trasporti ricordando anche gli aumenti dal 14 al 30 per cento che i pendolari dovrebbero accollarsi dal 29 luglio quando due coppie di treni Frecciabianca del Pescara-Milano saranno sostituiti da altrettanti Freccia Argento senza alcun miglioramento nei tempi di percorrenza.

"Dai rincari sul trasporto ferroviario alla soppressione del collegamento aereo Pescara-Milano, con il contestuale inserimento di Perugia. Il Governo Lega-M5s, onnipresente nella recente campagna elettorale abruzzese, faccia chiarezza sul punto. Non possiamo permetterci di vanificare l’azione di rilancio dell’aeroporto d’Abruzzo, messa in campo dal governo regionale di centrosinistra, che sta facendo registrare un crescente trend dei traffici aeroportuali, grazie ad importanti investimenti sull’infrastruttura accompagnati da nuove rotte sia in Italia che in Europa".

E secondo Paolucci la miscela diventa esplosiva se si tiene conto anche dei "colpevoli ritardi" del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti rispetto al tema della messa in sicurezza della A24/A25". "Ritardi peraltro censurati", fa rilevare, "anche dalla sentenza odierna del Consiglio di Stato che obbliga il Ministero ad emettere un provvedimento finale sul Piano economico finanziario (Pef), richiamando di fatto il ministero guidato da Toninelli".

A questo punto il capogruppo pd si augura che   "la giunta lenta presieduta da Marsilio si facciano carico di portare le ragioni dell’Abruzzo a Roma, nell’interesse sia di lavoratori, pendolari, studenti, ma soprattutto del settore turistico (invernale ed estivo) e delle sue imprese". "Il tempo del rodaggio è concluso e non si può proseguire con distanza, pressappochismo e propaganda social. Per quanto ci riguarda ci rendiamo disponibili a fare squadra per la nostra Regione".