Aspettativa di vita, gli uomini abruzzesi guadagnano un anno

I maschi la incrementano e la portano a 80,2 anni, le donne rimangono su 84,6. I dati completi di Osservasalute

PESCARA. Gli uomini abruzzesi vivono di più. Guadagnano un anno rispetto agli anni precedenti. Lo evidenzia il rapporto Osservasalute 2016, secondo il quale i maschi abruzzesi (insieme a quelli laziali) hanno registrato gli incrementi maggiori nella speranza di vita, allungandola di circa un anno. L’Abruzzo e il Lazio, che partivano nel 2011 da una situazione di svantaggio, grazie a questo incremento raggiungono il livello medio italiano dell’aspettativa di vita maschile con 80,2 anni. Per quanto riguarda le donne abruzzesi, l’aspettativa di vita è rimasta praticamente invariata a 84,6 anni. Il dato più curioso è quello della Valle d’Aosta, che ha visto addirittura diminuire di un anno la speranza di vita tra il 2014 e il 2015.

In generale, nel 2015 si è assistito a un aumento del numero di morti rispetto agli anni precedenti (circa 49.000 decessi in più rispetto al 2014). Secondo l’Osservatorio Nazionale sulla Salute non c’è una spiegazione univoca a questo dato, ma concorrono più fattori. Infatti, oltre alle epidemie influenzali e alle elevate temperature estive (soprattutto a luglio), l’invecchiamento della popolazione spiega parte dell’incremento dei decessi nel 2015, ma ciò può essere letto anche come posticipazione dei decessi che non si sono verificati nei due anni precedenti, caratterizzati da una mortalità molto bassa. Nel corso degli anni, la distanza della durata media di vita e di donne e uomini si sta sempre più riducendo anche se, è ancora fortemente a favore delle donne e (+4,5 anni nel 2015 e +4,9 anni nel 2011). Al contrario, le differenze a livello territoriale non si colmano, con una distanza tra la regione più favorita (Trentino-Alto Adige) e quella meno favorita (Campania), distanza che rimane di 2,9 anni per gli uomini e di 3 anni per le donne.