Caro pedaggi, fumata nera al ministero 

Delrio non c’è, il confronto tra Strada dei parchi e tecnici punta sul nuovo Piano economico. Delle tariffe non si parla

PESCARA. Niente di fatto, almeno sul fronte dei rincari delle tariffe autostradali. All’incontro di ieri, convocato al Ministero delle infrastrutture, con i vertici della società Strada dei Parchi, il ministro Graziano Delrio, non era presente.
L’aumento del 12,89% dei pedaggi, per il quale i sindaci abruzzesi e laziali sono scesi in piazza, in verità, non è stato neanche sfiorato.
Si è discusso dell’adeguamento del Piano economico e finanziario della società concessionaria che gestisce le tratta di A24 e A25, e dei lavori futuri che dovranno riguardare le due arterie. Un incontro tecnico, dunque, che si è concluso con l’impegno a rivedersi lunedì prossimo per proseguire nella discussione del nuovo strumento di pianificazione economica di Strada dei Parchi. Soltanto a seguito dell’adozione del nuovo piano, da quanto è dato a intendere, si tornerà a parlare della rivisitazione delle tariffe che almeno per tutto il 2018 dovrebbero rimanere agli attuali livelli, salvo prese di posizione da parte del Ministero delle infrastrutture e trasporti. Chi sperava in un confronto risolutore è rimasto inevitabilmente deluso, pendolari e sindaci in prima fila.
All’incontro di ieri hanno partecipato 25 persone, tra tecnici del ministero, della società concessionaria e i rappresentanti del Nars, nucleo di consulenza sull'attuazione delle linee guida per la regolazione dei servizi di pubblica utilità. Per quanto riguarda le tariffe di quest’anno, e quelle del passato, dicono da Strada dei Parchi, bisognerà capire cosa farà il Ministero con le Regioni interessate. Per il resto, durante la giornata di ieri, sono state fatte solo delle simulazioni anche su nuovi interventi per la messa in sicurezza delle infrastrutture autostradali. Con una nota di qualche giorno fa Strada dei Parchi si era detta disponibile a collaborare «per affrontare i temi delle tariffe e del nuovo Piano Economico Finanziario», ricordando come la società fosse in attesa dell’approvazione del Pef da ormai 5 anni. «Per tale motivo», aveva spiegato, «SdP ha presentato diverse proposte contenenti aumenti tariffari ben inferiori agli incrementi del 4% annui proposti nella riunione Ministeriale di martedì scorso alla presenza della Regione Abruzzo e della Regione Lazio». Proposte che il ministro Delrio in persona aveva giudicato «drammaticamente irrealistiche…che avrebbero comportato oneri per altri 6 miliardi e tariffe insostenibili per gli utenti». Ne è seguita la convocazione dell’incontro di ieri, che a quanto pare è servito a gettare le basi per il nuovo Pef, ma nel corso del quale gli argomenti tariffe e pedaggi sono stati completamente bypassati.