Comune, Mascia e Teodoro: scoppia la lite

Drammatico scontro. Il sindaco lo sostituisce in giunta con D’Ercole, l’assessore si infuria

PESCARA. E’ rottura tra Teodoro e il centrodestra. L’incontro organizzato ieri da Albore Mascia, per comunicare all’assessore la sua decisione di volerlo sostituire in giunta con Alfredo D’Ercole, non poteva finire peggio. Durante la riunione sono volate parole pesanti.

Teodoro ha minacciato denunce in procura e alla Corte dei conti per un patto preelettorare con il Pdl che, a suo dire, sarebbe stato violato. Poi, ha convocato una conferenza stampa per stamattina per rivelare retroscena scottanti. Il sindaco Luigi Albore Mascia aveva sperato fino a poco prima dell’incontro con Gianni Teodoro di poter chiudere la vicenda mantenendo un dialogo con lui. Ma l’assessore ribelle non ha ceduto e ha continuato con la linea dura adottata alcune settimane fa, quando ha riconsegnato le sue deleghe per contestare la decisione del sindaco di non rinnovare il contratto al dirigente ai lavori pubblici Antonio Biase, suo braccio destro.

Il tentativo di dialogo è fallito e ora sembra quasi certo il passaggio all’opposizione della Lista Teodoro, rappresentata in Comune dai due consiglieri Vincenzo Di Noi e Massimiliano Pignoli. Da vedere quale scelta farà Teodoro, che esce dal Comune, ma resterà consigliere in Provincia, eletto con la lista del Pdl.

Intanto, Albore Mascia va avanti senza ripensamenti. Ieri, ha firmato la revoca dell’incarico a Teodoro e ha incontrato Alfredo D’Ercole. Stamattina firmerà il decreto di nomina del nuovo assessore ai lavori pubblici. Dopodiché, alle 11,30, il sindaco lo presenterà ufficialmente alla stampa. Seguirà la nomina del nuovo dirigente ai lavori pubblici Bellafronte Taraborrelli.

«HO PERSO LA FIDUCIA».  Prima dell’incontro c’erano state alcune dichiarazioni del sindaco alla stampa e alle televisioni. «Con Teodoro c’è stato un corto circuito nei rapporti», ha detto, «con lui si è interrotto un rapporto di fiducia, in seguito alla mia decisione di cambiare un dirigente. Non credo che sia mai accaduto un fatto del genere, nemmeno nei ministeri quando si rinnova un direttore generale». «Ringrazio comunque l’assessore per il lavoro svolto», ha aggiunto il sindaco, «ho deciso di affidare il settore dei lavori pubblici a D’Ercole, un tecnico di grande competenza che già conosce la macchina amministrativa». Il primo cittadino, rispondendo alle domande dei giornalisti, ha escluso lo zampino di Carlo Masci, leader di Pescara futura, in questa vicenda.

LITE CON TEODORO. Alle 13,15, Albore Mascia si è recato all’assessorato di Teodoro per comunicargli la sua decisione. L’ufficio era pieno di gente: c’erano consiglieri comunali, di quartiere e semplici simpatizzanti. Il clima era tesissimo. Dalla stanza sono stati fatti uscire quasi tutti e a parlare con il sindaco sono rimasti solo l’assessore e il capogruppo Di Noi. Fuori della porta si sentivano le grida di Teodoro infuriato. Il colloquio è durato circa mezz’ora, Albore Mascia è uscito dalla stanza rammaricato per quanto era accaduto. «La separazione consensuale non c’è stata», ha commentato, «mi auguro che si possa recuperare un dialogo con lui in futuro».

DELEGHE A D’ERCOLE. Nel pomeriggio, il sindaco ha incontrato l’architetto D’Ercole, che ha già ricoperto in Comune l’incarico di direttore d’area tecnica durante la seconda giunta Pace. Il decreto di nomina è pronto. D’Ercole avrà una parte delle deleghe di Teodoro: lavori pubblici, grandi infrastrutture portuali e aeroportuali, manutenzione, arredi e verde urbano. Quella alla polizia urbana, invece, la terrà il sindaco. Mentre il vice sindaco Berardino Fiorilli ne avrà altre due: realizzazione del programma in accordo con i Comuni limitrofi e infrastrutture dedicate alla mobilità.