«Con il 5G grandi prospettive di sviluppo per L'Aquila»

Il sottosegretario allo Sviluppo economico Giacomelli al convegno di presentazione della sperimentazione sulla rete mobile: «Questa città ha la possibilità di scommettere ancora di più sul proprio futuro»

L'AQUILA. «Le prospettive sul 5G sono straordinarie, è importante sottolineare che l'Italia è il primo Paese europeo a partire con la sperimentazione in cinque città e che L'Aquila ha la possibilità di scommettere ancora di più sul proprio futuro e, soprattutto, sull'essere un punto di riferimento per tutto il Paese».

Così il sottosegretario allo Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni Antonello Giacomelli a margine di un evento all'Aquila per la presentazione della sperimentazione della tecnologia 5G, la quinta generazione delle reti di telefonia mobile. «L'Aquila, come le altre città, diventa cosi il riferimento per tutti gli operatori, per tutte le aziende innovative di tecnologia che vogliono scommettere sulla nuova piattaforma - ha aggiunto Giacomelli -. Questi progetti possono soprattutto creare le premesse per l'occupazione e lo sviluppo». Secondo il sottosegretario, «il 5G sarà una tecnologia innovativa che rivoluzionerà la nostra vita come oggi noi non immaginiamo. Allora noi vorremmo che l'Italia fosse non soltanto un mercato che acquista questi servizi - ha aggiunto - ma uno dei centri mondiali dove i servizi si sperimentano, si creano, si producono e poi si commercializzano in tutto il mondo». «C'è, quindi, una grande opportunità per realtà come L'Aquila che uniscono università importanti con progetti già avanzati su questo settore - ha aggiunto ancora - Allora, in collaborazione con le altre città, vogliamo che questi territori diventino centri di sviluppo di nuove professioni di lavoro di occupazione perché i servizi non riguardano solo la tecnologia, ma tutti gli aspetti della nostra vita, quindi contiamo molto che queste cinque città sapranno aprire la strada a una grande opportunità per tutto il Paese». Quanto ai criteri per la selezione delle città dove avviare la sperimentazione, il sottosegretario ha spiegato che «sono state individuate sulla base delle condizioni ottimali di connettività e di frequenze che non interferivano: sono Milano, grande metropoli, Prato, distretto di importanti imprese, Bari, una grande Capitale del Mezzogiorno, Matera, per il ruolo che avrà nella cultura in Europa (Capitale europea 2019) e L'Aquila, perché ha fatto una scelta nella ricostruzione di puntare sul futuro e sull'innovazione, sulla connettività e con l'Università che ha scelto di puntare su progetti avanzati». «Abbiamo voluto accompagnare questo progetto che non è solo di ricostruzione della città, ma anche di rinascita - ha concluso - Questa scommessa sul futuro è il segno importante per la comunità dell'Aquila, per l'Abruzzo e per il Paese».