Controlli del Nas in Abruzzo, pesce e carne rancidi in un ristorante di Pescara

Il bilancio dei controlli dei carabinieri nel fine settimana nelle attività di ristrazione, hotel e stabilimenti balneari: sequestrati complessivamente circa 270 kg di alimenti. Denunce per frode e multe in Val Vibrata, Montesilvano e costa teatina

PESCARA. Circa 270 kg di prodotti alimentari sono stati sequestrati e avviati alla distruzione dai carabinieri del Nas nel corso di controlli svolti nel fine settimana in ristoranti, stabilimenti balneari e alberghi della costa abruzzese.

In particolare, in un ristorante della Val Vibrata _ nomi e altre indicazioni non stati resi noti in alcun caso _ sono stati trovati circa 50 kg di alimenti di origine animale e vegetale, per i quali non è stato possibile dimostrare la loro provenienza ( rintracciabilità).

Altri 100 kg di varie preparazioni alimentari non rintracciabili sono stati rilevati in un altro ristorante di un hotel di Montesilvano, la merce era tra l'altro conservata in un locale non autorizzato. Inoltre dalla consultazione del menu è emerso che tutti i prodotti alimentari di origine surgelata e congelata non erano indicati come tali, motivo per il quale è scattata la denuncia in Procura per tentata frode nell’esercizio del commercio. E i prodotti ittici destinati ad essere consumati crudi o praticamente crudi sono stati bloccati dalla Asl perché l’attività di preparazione e somministrazione è risultata abusiva.

In un ristorante del centro di Pescara circa 100 kg di alimenti erano conservati in cattivo stato: pesce e carne sono stati trovati dai militari con segni di irrancidimento ed essiccazione rinvenuti nei frigoriferi. Per il responsabile è scattata la denuncia in Procura. Lo stesso dovrà rispondere anche del reato di tentata frode in commercio per l’assenza, sui menu, di indicazioni sulla reale origine degli alimenti. Le pessime condizioni igienico sanitarie degli ambienti e delle attrezzature hanno portato all’immediato provvedimento di sospensione dell’attività.

E sulla costa teatina, infine, i carabinieri hanno ispezionato l’attivitá di somministrazione in uno stabilimento balneare. Qui sono state riscontrate inadeguatezze igienico sanitarie e gestionali e una ventina di chilogrammi di alimenti vari sono stati destinati alla distruzione a causa dell' assenza di informazioni sulla loro rintracciabilità.