ASSOCIAZIONE VITTIME DEGLI ANIMALI SELVATICI

«Daniela uccisa da quelle bestie Noi la ricorderemo così»

BOMBA. L’ultima cosa che Daniela Martorella avrebbe immaginato era di vedersi dedicata un’associazione che si occupata delle vittime degli animali selvatici. Perché difficile è pensare che la morte...

BOMBA. L’ultima cosa che Daniela Martorella avrebbe immaginato era di vedersi dedicata un’associazione che si occupata delle vittime degli animali selvatici. Perché difficile è pensare che la morte sarebbe sopraggiunta per colpa di un paio di cinghiali.

Erano le 6.10 del 30 agosto 2016 quando Daniela e un suo collega, entrambi operai Sevel, stavano rientrando a Bomba dopo il turno di notte. Mancavano pochi chilometri a casa quando in prossimità dello svincolo Archi-Casoli sulla Fondovalle Sangro, due cinghiali attraversano la strada, l’autista sterza, prende un cordolo, la macchina impazzisce e invade la corsia opposta, urta un’altra macchina.

Daniela è sbalzata fuori, finisce sotto le ruote dell’altra macchina: muore dopo due giorni nell’ospedale di Teramo.

Forse questo è l’episodio più tragico del problema dei cinghiali, il cui numero cresce a livello esponenziale, che causano gravi danni all’agricoltura oltre che innumerevoli incidenti stradali.

Il giorno del funerale molti hanno giurato di fare qualcosa per ricordare Daniela e aiutare chi si fosse trovato in situazioni simili. Nasce così l’Avas, l’associazione vittime degli animali selvatici che si prefigge di aiutare chiunque abbia subito danni dalla fauna selvatica, cercare e proporre soluzioni al problema dell'esubero della stessa, tramite la concertazione tra le istituzioni e tutte le categorie coinvolte nella gestione del problema. Presidente dell'Avas è Carla Martorella, sua vice è Anna Franca Rossetti mentre del consiglio direttivo fanno parte Annalisa Petrucci, Gabriele Gaspari, Gaspare D’Intino, Mauro Lovato, Domenico Di Nardo.

«L’Avas», ha detto la presidente alla presentazione del sodalizio, «si propone di divulgare attraverso la creazione di un sito web, i mezzi d’informazione sulle vigenti normative sulla gestione della fauna selvatica, sulla responsabilità della gestione della stessa e sui mezzi di tutela attualmente posti a beneficio dei cittadini e delle aziende».

L’Associazione ha come finalità di supportare e assistere le vittime e i familiari, nel caso di danni provocati da animali selvatici, siano essi alle persone fisiche e a quelle giuridiche, alle colture, ai mezzi, attraverso la consulenza e l’assistenza di esperti, quali agronomi, periti industriali, avvocati, psichiatri, che daranno un apporto tecnico sotto tutti i profili alle vittime e ai loro familiari.

«L’Avas» afferma il sindaco Donato Di Santo «svolgerà la sua azione anche nei confronti delle istituzioni, locali e nazionali, per tutelare i cittadini dalla fauna selvatica».

La pagina facebook dell'Avas ha raggiunto in pochi giorni 750 adesioni e diverse sono le richieste di consigli e aiuti per far fronte ai danni causati dai cinghiali.

Matteo del Nobile

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