De Cecco, semestre d’oro: in Italia è crescita record 

Nella speciale classifica Nielsen Top 75 Manufacturer è primo nel Food per incremento del fatturato. Famiglie consumatrici a quota 10,9 milioni  

PESCARA. Un primo semestre 2019 da incorniciare quello della storica industria alimentare De Cecco che, in controtendenza con il settore, incornicia un risultato di tutto rispetto nei confronti del primo semestre 2018. Nella speciale classifica Nielsen (la più grande società al mondo di servizi informativi di marketing) “Top 75 Manufacturer”, che analizza le prime 75 aziende in Italia (dunque non solo italiane) per fatturato Retail Food Confezionato, l’industria guidata dal presidente Filippo Antonio De Cecco, è al primo posto nazionale come impresa con la “miglior crescita percentuale a Valore (+20,4%)” dietro a colossi come Lindt, Barilla, Star, Kellog, Nestlè. La De Cecco, che ha nel suo portafoglio anche olio, farine, derivati del pomodoro, sughi e bakery, risulta anche al secondo posto della classifica Nielsen per “crescita assoluta per vendite a Valore (+15,7 milioni di euro)”. Il tutto, come detto, in un mercato italiano caratterizzato da un calo dei consumi della pasta di semola: -1,1% (-46.510 quintali) nei primi 7 mesi del 2019.
Altro dato interessante è quello rappresentato dalle 734mila nuove famiglie acquirenti pasta di semola De Cecco (+13,7% nei primi 4 mesi del 2019), che hanno consentito all’industria abruzzese di raggiungere un parco acquirenti totale di 10,9 milioni di famiglie, come si legge dal report “Nielsen CPS”.
Con questi numeri si può dire che il 45,1% delle famiglie italiane consuma pasta di semola De Cecco.
Da premium sono anche le performance semestrali nel canale della grande distribuzione: +72.715 quintali venduti al dettaglio (+23%, 1° per crescita a volume del mercato), corrispondenti a +12,6 milioni di euro (+22%, 1° per crescita a valore del mercato); +2,4 punti di quota valore (+19%), consolidando la 2° posizione al 15% del mercato.
La crescita è trasversale a tutte le Aree Nielsen, cioè in tutte le Regioni, e in tutti i canali di distribuzione; +1,6 referenze medie presenti sugli scaffali, pari a un +12%, con un significativo miglioramento dell’offerta di formati disponibili per i consumatori nei punti di vendita. Buoni risultati anche negli altri segmenti: pasta integrale: +3.500 quintali (+27,4%), raggiungendo la quota storica a valore del 11,2% con +2,1 punti quota); pasta di Kamut: 1° per crescita del mercato con +760 quintali (+31%); pasta di Farro Bio Integrale: 1° per crescita del mercato con +500 quintali (+386%); paste speciali (Paccheri, Nidi e da Forno): 1° per crescita del mercato con +1.300 quintali (+17,4%); Olio Extravergine di Oliva: +35% a volume.
«Sono risultati che certificano la qualità delle strategie commerciali e industriali», spiega Carlo Aquilano, direttore Commerciale di De Cecco, «nonché degli investimenti marketing che sono stati messi in campo: la comunicazione televisiva fortemente orientata nello spiegare ai consumatori le ragioni della qualità De Cecco; la visibilità mediatica ottenuta grazie alla partnership con la Juventus; le campagne stampa in Italia e all’estero; la collaborazione con l’Università di Milano, che ha dimostrato con ricerche scientifiche le caratteristiche superiori della nostra pasta integrale».
«Nonostante i risultati raggiunti», conclude Aquilano, vogliamo continuare a crescere: sono già in programma un’intensa campagna media e i lanci delle paste multicereali e gluten free, che consentiranno al brand De Cecco di ampliare il proprio presidio sull’ormai imprescindibile segmento salutistico». Per De Cecco i buoni risultati arrivano anche dal resto del mondo, dove a fine agosto l’intera gamma di prodotti fa registrare un complessivo +4,2 % a volume.
Gli incrementi maggiori arrivano da Germania, Olanda, Belgio, Canada e America centrale.
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