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Diventa promoter sui social e fai la spesa (quasi) gratis

Le frontiere del marketing a Pescara e a Roma: prodotti di prima necessità a prezzo di saldo se li condividi sul tuo profilo Facebook, Twitter, Instagram

PESCARA. “Free Social Market”. È da queste tre parole che sembra passare la spesa del futuro, e da Pescara, la città dove ha sede l'azienda che ha creato uno dei modi più social – e free – di acquistare prodotti di prima necessità. Gli abruzzesi Martina Marinelli, Gaetanino Paolone e Daniela D'Alessandro sono l'anima della B2B, realtà imprenditoriale da più di dieci anni attiva sul territorio nazionale in ambito di servizi e marketing, che con la start-up “Free Social Market” ha deciso di rivoluzionare il rapporto tra produttore e consumatore. Come? All'insegna della semplicità.

Provare? Immediato.

Ci si collega al sito www.freesocialmarket.it/pescara, si passa all'iscrizione e si investono 4,9 € al mese per avere accesso a una vetrina virtuale da cui è possibile scegliere e poi ordinare 10 prodotti (+ 3 indicati dal market). La merce si ritira gratuitamente presso lo store della propria città, in questo caso a Pescara, in via Garibaldi 40. Le condizioni? Esporre e parlare dei prodotti assaggiati sul proprio profilo social – facebook, twitter o instagram - entro dieci giorni dal ritiro. Sinora due i negozi attivi sul territorio nazionale, a Roma (in via Tibullo 16) e Pescara, dal 1 dicembre 2014, entrambi gestiti virtualmente dalla sede abruzzese.

Un'iniziativa che va sia incontro alle esigenze di risparmio, e di qualità, del consumatore, sia incontro alla necessità da parte dell'azienda produttrice di capire in modo immediato i gusti e i pareri degli utenti finali, in un'ottica pubblicitaria completamente rovesciata rispetto agli standard ai quali il mercato sinora ci ha abituati. «Abbiamo messo su il sistema software di free social market in poco più di tre mesi» ci racconta l'ad della B2B Marinelli «un sistema ancora lontano da quello che è l'obiettivo finale, ma che sta funzionando molto bene se è vero che per il mese di dicembre abbiamo già raggiunto il sold out degli abbonamenti sia su Pescara che su Roma».

La start up nasce dall'idea di sviluppare un sistema avanzato di pubblicità legato esclusivamente ai prodotti che l'apertura del primo social market a Copenaghen non ha fatto altro che trasformare velocemente in realtà operativa. «La prima cosa è stato il contatto con i partner i quali ci hanno risposto numerosi, da tutta Italia. Sulla nostra piattaforma sono presenti marchi sia regionali che locali: si va dalla pasta di Giovanni Rana a quella Verrigni, dai salumieri di Castel Castagna al La Castellana Dolciaria dell'Aquila, e molti altri. Il nostro obiettivo, almeno attualmente, è quello di concentrarci sui beni di prima e seconda necessità, alimentare e igiene personale. La ratio è quella del cosiddetto “direct response marketing” per il lancio di nuovi prodotti. Infatti, è nostra premura ulteriore quella di far compilare ai consumatori dei questionari con venti domande – dieci aperte e dieci chiuse – erogate dall'azienda partner».

Un modo all'avanguardia per le imprese di testare direttamente il feedback da parte del pubblico, come ha già fatto Giovanni Rana, che ha promosso presso il free store non il classico tortellino bensì il Duetto, nuovo prodotto in fase di promozione. Oltre ai già citati, diversi i partner abruzzesi aderenti, come “Opperbacco” e “Grigné” per le birre artigianali, Abruzzo Tartufi e le marmellate di D'Alessandro. Gli abbonamenti disponibili sono tre: il primo, minimo, di 4,90 € da rinnovare mese per mese, l'annuale di 29,90 € e infine l'abbonamento “ab eterno” a 59,90€.

C'è un risvolto sociale, oltre che social, in tutto questo? «In qualche modo sì», conclude Marinelli «perché finalmente il consumatore diventa soggetto attivo del processo di vendita».

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