E Forza Italia va all’attacco della Regione 

Le critiche di Sospiri, Febbo e Di Stefano: «Con la campagna elettorale si andrà allo stallo istituzionale»

PESCARA . «Sospensione», «caos», «fallimento», «fuga». Sono alcune delle parole chiave che, secondo l’opposizione di centrodestra in Consiglio regionale, starebbero attanagliando la sanità, i trasporti, l’edilizia, l’agricoltura e le attività produttive dell’Abruzzo, per via della candidatura al Senato del presidente della giunta regionale, Luciano D’Alfonso.
Per il centrodestra, infatti, D’Alfonso – il quale ha deciso di correre per le prossime elezioni politiche del 4 marzo, lasciando con un anno di anticipo il vertice della regione – la campagna elettorale imminente potrebbe portare a uno «stallo istituzionale».
Lo hanno sottolineato ieri, in occasione di una conferenza stampa, i consiglieri regionali Lorenzo Sospiri e Mauro Febbo, e il deputato Fabrizio Di Stefano, tutti di Forza Italia. «Il timore è che vi sarà una sospensione dell’attività istituzionale del consiglio regionale», ha osservato Sospiri.
«Siamo di fronte all’accettazione di un fallimento, da parte di D’Alfonso, un fallimento di cui si comprende l’impossibilità della risoluzione e quindi si preferisce una fuga verso altri lidi. Altrimenti si rimarrebbe qui», ha commentato il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale.
Nel dettaglio, stando alle parole di Febbo, «per quanto riguarda la sanità, l’esecutivo regionale, dopo le nostre richieste, non ha ancora fornito l’ultimo verbale del tavolo di monitoraggio tenutosi presso il Ministero, il 30 novembre scorso. Ma noi», ha aggiunto il consigliere di FI, «i gravi problemi esistenti li conosciamo lo stesso: i bilanci delle quattro Asl segnano una forte perdita di ben oltre 100 milioni di euro, mentre la Regione Abruzzo non ha ancora approvato gli atti aziendali delle quattro Asl, che dovevano essere approvati al 30 settembre 2017. Aggiungiamo, poi, lo sforamento della spesa farmaceutica, soprattutto quella ospedaliera, che ha superato di 40 milioni rispetto a quanto preventivato. Per quanto riguarda l’edilizia», ha proseguito Febbo, «i cantieri privati sono tutti fermi. Per i trasporti», ha proseguito, l’esponente forzista, «relativamente a Tua (l’azienda che gestisce il trasporto pubblico regionale, nda), mancano le risorse del fondo unico regionale del Trasporto pubblico locale, non c’è l’individuazione dei servizi minimi, manca la realizzazione del biglietto unico e del sistema tariffario intermodale». Sull’agricoltura, poi, ha concluso Febbo, «la Regione non riesce ancora ad erogare i premi dovuti ai giovani agricoltori».
Vito de Luca