Farmaci vietati ai cavalli per farli correre di più in gara

Controlli antidoping, denunciati dai carabinieri del Nas titolari di scuderie e allenatori. Verifiche anche sugli interventi chirurgici estetici degli animali

PESCARA. Sostanze dopanti ai cavalli per farli correre di più nelle gare ippiche. I titolari di due scuderie e gli allenatori di tre cavalli sono stati denunciati dai carabinieri del Nas (Nucleo antisofisticazione) per aver somministrato agli animali farmaci finalizzati ad incrementare le capacità agonistiche degli animali. Non solo. I controlli antidoping, effettuati dai carabinieri del Nas di Livorno e di Pescara, riguardano anche la norma fatta propria dalla Convenzione Europea del 1987, che vieta gli interventi chirurgici destinati a modificare l’aspetto di un animale da compagnia e/o finalizzati ad altri scopi non curativi: il taglio della coda, il taglio delle orecchie, la recisione delle corde vocali, l’asportazione delle unghie e dei denti. In Abruzzo alla fine sono scattate cinque denunce poiché è emerso che ai cavalli venivano sommistrati farmaci dopanti in assenza di esigenze terapeutiche ma con il fine esclusivo di migliorare le loro prestazioni in gara.