iL CENTRODESTRA sul crua 

Febbo e Sospiri contro il nuovo incarico a Micucci

PESCARA. «D’Alfonso chiude i Centri di ricerca in Abruzzo e assesta un durissimo colpo alla ricerca pubblica in agricoltura, che in questi anni ha prodotto dei risultati importati ed eccellenti per...

PESCARA. «D’Alfonso chiude i Centri di ricerca in Abruzzo e assesta un durissimo colpo alla ricerca pubblica in agricoltura, che in questi anni ha prodotto dei risultati importati ed eccellenti per il settore primario. Una situazione che potrebbe portare l'Abruzzo, primo caso in Italia, a non avere più la ricerca pubblica». E' quanto denunciano i consiglieri regionali Mauro Febbo e Lorenzo Sospiri (Forza Italia). Il problema principale, spiegano i consiglieri di centrodestra, riguarda il Cotir di Vasto. «Un piccolo spiraglio», dicono, «si era intravisto con la visita di Renzi, il 19 ottobre. Poi, il 30, D'Alfonso ha incontrato i ricercatori, garantendo che parte dei lavoratori sarebbe stata trasferita all'ex Crab di Avezzano, oggi Crua (Consorzio di Ricerca Unico D’Abruzzo). Abbiamo scoperto, però, che proprio il Crua, per volontà del neo commissario Rocco Micucci, il 13 ottobre ha approvato e avviato la procedura di licenziamento per nove dei 18 ricercatori. Quindi non capiamo quali rassicurazioni questo Governo regionale può dare ai lavoratori del Cotir».
I consiglieri di Fi affermano inoltre di aver scoperto che i 450mila euro stanziati ad agosto per salvare gli stipendi dei ricercatori «non andranno a tutti i centri di ricerca, ma solo al Crua. La beffa più grande è che è stato riconosciuto al commissario Micucci», affermano Febbo e Sospiri carte alla mano, «un incarico pari a 40mila euro oltre oneri contributivi, spese legali, trasferta e vitto. Quei soldi», commentano, «erano destinati ai lavoratori. Padri e madri di famiglia che da 30 mesi sono insofferenza. C'è anche un danno enorme per la nostra agricoltura, che oggi non è più solo settore primario, ma è enogastronomia, è turismo».
Lorenzo Dolce