Giunta, tra Marsilio e Lega c’è l’accordo 

Il Carroccio otterrà la fetta più grande (4 assessorati e presidenza del Consiglio), il resto a Forza Italia e Azione Politica

L’AQUILA. Matteo Salvini detta tempi e numeri. Così è e così sarà. La conferma è arrivata ieri, poco prima dell'ora di pranzo, quando il coordinatore regionale della Lega, Giuseppe Bellachioma, ha intrattenuto un breve ma determinante colloquio telefonico con il neo presidente della giunta regionale, Marco Marsilio. L'azionista di maggioranza del centrodestra che ha portato alla vittoria la coalizione, ha formulato le proprie richieste per la giunta: 4 assessori più il presidente del consiglio regionale. Sono richieste da considerare non trattabili. È facile immaginare quale sia stata la risposta di Marsilio a Bellachioma: il presidente rispetterà rapporti di forza e numeri. Anche se per ora non c’è nulla di scritto, si può già dire che tra la Lega e il governatore di Fratelli d'Italia c’è già un accordo sul quale nessuno degli altri alleati può vantare il potere di veto.
Lo sa bene Nazario Pagano, responsabile regionale di Forza Italia che, sempre ieri, ha sentito nell'ordine prima Marsilio e poi il coordinatore abruzzese di Fratelli d'Italia, Etel Sigismondi. A quest'ultimo, il deputato azzurro ha formulato la richiesta del proprio partito, di due assessorati. Ma così siamo già a quota sei che di fatto chiude la partita. Azione Politica di Gianluca Zelli non può però rimanere a bocca asciutta. Lo ha detto, alcuni giorni fa, Marsilio. Mentre per quanto riguarda Fratelli d'Italia e l'altra componente, Udc-Dc-Idea, si può prevedere sia un passo indietro del partito di Giorgia Meloni, perché ha già ottenuto la poltrona più importante dell'esecutivo, sia uno stop per i centristi-conservatori. I tempi, sempre a sentire Marsilio, sono ancora prematuri per aprire le porte dell’esecutivo a Marianna Scoccia, neo consigliera considerata fino a pochissimi giorni fa una ribelle. Le consultazioni di Marsilio, entrate ieri nel vivo, serviranno a far quadrare in tempi brevi – come ha imposto Salvini – il cerchio. A questo primo giro di telefonate seguirà l'incontro vero e proprio tra i segretari dei partiti, al quale per ora non sembra essere stato invitato l’Udc di Lorenzo Cesa e del responsabile regionale, Enrico di Giuseppantonio. La data dell’incontro dovrebbe essere l'inizio della prossima settimana. Forse già lunedì, fa intendere Bellachioma. Ma a tenere con il fiato sospeso una consistente fetta della politica di centrodestra è il verdetto della Corte d'Appello sulla proclamazione di presidente e consiglieri. Il caso in Forza Italia tra l’eletto Mauro Febbo e il non eletto Emilio Iampieri c'è davvero. Ne abbiamo avuto la conferma definitiva ieri. Consiste nell’esistenza di un presunto errore materiale nell’attribuzione del seggio al collegio di Chieti anziché all'Aquila. Secondo un esperto, consultato da Iampieri, sarebbe una ipotesi fondata che si baserebbe su una manciata di voti. Ma non c'è nulla di certo e non ci sarà fino a che la Corte d'Appello dell’Aquila non scioglierà il nodo. Il giorno della decisione è vicino, si prevede che sia giovedì.