Goletta Verde, appello per il mare d'Abruzzo: «Subito i lavori ai depuratori»

L'imbarcazione di Legambiente ha fatto otto campionamenti rilevando cinque punti fortemente inquinati da Enterococchi intestinali ed Escherichia coli

PINETO. Accelerare l'impiego dei circa 270 milioni di euro stanziati dalla Regione Abruzzo per risolvere il problema della depurazione e lavorare in sinergia con i Comuni per chiudere i lavori sulle infrastrutture, nonché azione più ampia sui Contratti di Fiume: lo chiede Legambiente Abruzzo il cui presidente, Giuseppe Di Marco, ha presentato stamattina a Pineto il bilancio del monitoraggio di Goletta Verde. La campagna di Legambiente, che indaga i parametri microbiologici Enterococchi intestinali ed Escherichia coli, sugli otto campionamenti eseguiti, ha rilevato 5 punti fortemente inquinati, con valori oltre il doppio i limiti di legge. Nel Chietino si tratta di Rocca San Giovanni, foce Canale località La Foce, e San Vito Chietino, foce del Feltrino a Marina di San Vito; a Pescara foce Fosso Vallelunga, a Montesilvano spiaggia 100 metri a sud del Saline; a Silvi (Teramo) foce del Cerrano. Nei limiti lungomare Zara a Giulianova (Teramo), spiaggia fronte fosso del Diavolo in località Dragone a Torino di Sangro e spiaggia piazza I Maggio a Pescara. «Regione e comuni devono lavorare insieme per chiudere i lavori sui nuovi depuratori e mettere a frutto le risorse stanziate», ha detto Di Marco, secondo il quale va avviata «un'azione di tutela e riqualificazione dei corsi d'acqua per ridurre i prelievi e i carichi inquinanti. Va potenziata la costruzione dei Contratti di Fiume su bacini sempre più ampi e rappresentativi e con una maggiore forza e coinvolgimento dell'intero territorio regionale. Non da ultimo, l'approvazione della nuova legge sui fiumi, con contenuti che uniscano tutela e valorizzazione di questo bene comune».

Dai monitoraggi di Legambiente è emerso anche che la cartellonistica in spiaggia è quasi inesistente, anche se obbligatoria per legge da tre anni per i comuni costieri. «Un problema che non va minimamente sottovalutato - recita una nota - In molti punti giudicati critici dai tecnici di Goletta Verde viene spesso registrata la presenza di bagnanti nel punto preso in esame o nelle immediate prossimità». La campagna di Legambiente è realizzata anche grazie al sostegno di Conou (Consorzio nazionale per gestione, raccolta e trattamento oli minerali usati), e dei partner tecnici Aquafil, Novamont, Nau.