I RISCHI DEL POSSIBILE AUMENTO DELL’IVA

Gentile Direttore, dottor Anchino, il settore dell'inflazione a maggio mira a rallentare dello 0,9%, ritornando in tal modo sotto la soglia dello 0,1%. Nell'ultimo mese su tale fronte i prezzi sono...

Gentile Direttore, dottor Anchino,
il settore dell'inflazione a maggio mira a rallentare dello 0,9%, ritornando in tal modo sotto la soglia dello 0,1%. Nell'ultimo mese su tale fronte i prezzi sono saliti così allo 0,5%, provocando un certo riscaldamento, di conseguenza parliamo di una crescita dimezzata rispetto al tasso generale. Comunque tale dato non soddisfa i commercianti, nè tanto meno i consumatori. L'Istat diffonde comunque le stime preliminari spiegando così come la frenata di maggio sia in realtà dovuta al confronto con aprile. Gli italiani a maggio sono rimasti a lavorare a casa, e sui listini del prezzo è tornato il freddo. A fiaccare l'inflazione sono state anche le variazioni registrate per i carburanti, soprattutto per il diesel, riguardo il resto i prezzi rimangono piatti. Secondo la Confcommercio tutto ciò può significare soltanto una mancanza di rilancio dei consumi, una produttività stagnante e una fiducia fragile. Addirittura, la Confesercenti, suggerisce come ha rilevato qualche osservatore, un'inflazione scomparsa. Nei primi cinque mesi dell'anno, l'inflazione è risultata sempre oscillante intorno all'1 per cento, indicatore questo di una domanda debole e di prezzi che si formano a valle.
Prezzi produttivi di aprile. Risultano comunque in frenata quelli che interessano i settori delle costruzioni, addirittura in calo. Negli ultimi anni non si sono avvertiti scossoni. Anche se comunque secondo i consumatori i conti non tornano. I listini del gasolio sono tornati a scendere, sostiene l'associazione parlando di un "gioco" che agli italiani è costato 110 milioni di euro. Per quanto concerne la sfiducia anzidetta dall'inizio delle reazioni dei commercianti e di consumatori, ciò si spiega considerando che dipende dal fatto che non manca il riferimento all'Iva e alle clausole di salvaguardia. Tutto ciò è stato visto come uno spauracchio.
La Confesercenti conclude così: meglio bloccare subito l'aumento dell'Iva. Cordiali saluti.
Secinaro