Il cavallo di Clooney aiuterà i disabili

Il purosangue Fianello dal cinema alla solidarietà con l’ippoterapia.

TERAMO. Scuro, agile e con tanto di pedigree. E’ Fianello, nome del cavallo che ha partecipato al film di George Clooney The American. Ebbene, Fianello è stato donato alla Unmil di Teramo (unione nazionale invalidi del lavoro) per diventare il purosangue della solidarietà.
Ieri mattina il cavallo, reduce dai successi del film con Violante Placido, Bruce Altman, Paolo Bonacelli e Thekla Reuten, girato in Abruzzo e tratto dal romanzo di Martin Booth, per la regia di Anton Corbijn, ha solcato Piazza Martiri della Libertà con il suo trotto fiero, per essere consegnato in dono alla unione nazionale invalidi e mutilati del lavoro di Teramo. Sarà utilizzato per l’ippoterapia.

Ha un passato notevole, «Fianello. Se potesse parlare, ne avrebbe di cose da raccontare», ha sottolineato il presidente provinciale dell’Unmil Vincenzo Tassoni. Purosangue, di stirpe inglese, nato però in Italia nel 2001, dal 2003 al 2007 ha corso per ben 54 volte, per un totale di oltre 92 mila euro in premi ottenuti. Nel 2007, poi, si è infortunato e, dopo essere stato riabilitato, è stato addestrato, (in gergo riconvertito), per svolgere una nobile missione, come cavallo che aiuta le persone disabili.

Da corridore ad attore, Fianello è stato donato da Clooney alla Fise Abruzzo (federazione italiana sport equestre) che a sua volta ha deciso di regalarlo al centro ippico di Montefanum di Santo Stefano di Torricella Sicura che si occupa di ippoterapia, gestito proprio dall’Unmil, per regalare un sorriso ai bambini disabili ed essere, così, d’aiuto a chi ne ha veramente bisogno.

L’ippoterapia (dal greco. ippos = cavallo e therapeia = cura), meglio conosciuta come terapia per mezzo del cavallo, infatti, è l’insieme di tecniche mediche che utilizzano l’equino per migliorare lo stato di salute di un soggetto umano. Consiste, nello specifico, nella induzione di miglioramenti funzionali psichici e motori attraverso l’attento uso dei numerosi stimoli che si realizzano nel corso della interazione uomo-cavallo. Per il paziente non è previsto un particolare abbigliamento, proprio perché si tratta di sedute di terapia e non di concorsi di equitazione.

«Siamo davvero orgogliosi di questo dono, perché tra le tante associazioni presenti sul territorio siamo stati scelti proprio noi, segno che ci siamo distinti in tutti questi anni per le nostre innumerevoli attività», ha evidenziato durante la cerimonia di consegna Tassoni. Fianello ora si aggiungerà alla scuderia che attualmente conta 14 cavalli, di cui 11 addestrati per l’ippoterapia, gli altri sono ancora dei puledri. Ad assistere al passaggio, avvenuto ieri ai piedi del duomo cittadino, tanti curiosi, passanti e soprattutto bambini, che con i loro cellulari non si sono risparmiati a scattare foto e fare filmati al cavallo famoso. «Infatti», ha aggiunto Tassoni, «Fianello resterà a disposizione delle scolaresche e di tutti gli appassionati per qualche mese, perché sono sicuro che vorranno conoscerlo in molti! Poi lo metteremo a lavoro ed il suo supporto sarà davvero prezioso».