Il mare in Abruzzo, la nuova stagione balneare si apre con "soli" 5 divieti

Situazione appare migliorata rispetto all'anno scorso (11 divieti), ma incombono altri campionamenti dell'Arta. A Pescara (2), Ortona, Francavilla e Giulianova i punti vietati

PESCARA. Sono al momento 5 i punti in cui è vietato fare il bagno lungo la costa abruzzese alla partenza della stagione estiva che si apre ufficialmente il 1 maggio (fino al 30 settembre). Sono stati rilevati dall'Arta (Agenzia regionale di tutela dell'ambiente), nel corso delle prime analisi sulla qualità del mare effettuate nella settimana. A Pescara in particolare la stagione balneare, contrariamente a quanto si aspettavano i tecnici dell'Arta, si apre con due divieti, oltre alla foce del Pescara, immediatamente inseriti dal Comune nell'apposita ordinanza d'inizio stagione.

Le zone interessate sono quelle che tradizionalmente "soffrono" di più la presenza di acque sporche. Nel molo nord del fiume Pescara vige il divieto permanente, come previsto dalla legge vicino alle foci. Il divieto temporaneo derivato da una classificazione delle acque "di qualità scarsa", invece, si applica alle zone all'altezza di via Balilla e via Galilei. In questo caso la porzione di mare può essere riaperta alla balneazione in caso di esito positivo di due campionamenti consecutivi. L'attenzione è alta anche sulla zona di via Muzii, che per adesso non è soggetta ad alcun divieto. Certo è che gli effetti dell'apertura del varco nella diga foranea davanti alla foce non si fanno ancora sentire, anche se c'è da considerare che i lavori sono parziali e incompleti.

Nel resto della regione non è permesso fare il bagno a Giulianova, a 360 metri a nord della foce del fiume Tordino; a Ortona, a 50 metri a nord del fosso Cintioni; a Francavilla, a 140 metri a sud del fosso San Lorenzo. Per i trasgressori è prevista una multa che va dai 25 ai 500 euro. Stando a questi primi dati, al momento, la situazione appare migliorata rispetto all'anno scorso, quando erano ben undici i punti in cui era vietato immergersi nel mare. Tuttavia i rilievi non sono terminati, e già domani gli addetti dell'Arta provvederanno a raccogliere altri campioni nelle zone calde.