La cerimonia di inaugurazione del parco fotovoltaico Blu Terra 2 in Iran

Iran, la prima centrale fotovoltaica è di un'azienda abruzzese / VIDEO

La Carlo Maresca di Pescara ha inaugurato ieri sull'isola di Qeshm "Blu Terra 2", il parco con 30mila pannelli che produrrà 17 milioni di kilowatt all'anno

PESCARA. E' abruzzese la prima azienda italiana che realizza una centrale solare in Iran. Si tratta della Carlo Maresca spa con sede a Pescara, che ieri ha inaugurato sull'isola di Qeshm un parco fotovoltaico composto da 30mila pannelli solari, vasto come 40 campi di calcio messi assieme. "Si tratta di una grande opportunità per raccogliere la sfida dell’internazionalizzazione del nostro gruppo. E’ evidente però che un’azione di questo genere debba essere supportata: è impensabile poter strutturare una strategia a lungo termine senza adeguate coperture in termini di rischio Paese”, hanno dichiarato Fabio e Maurizio Maresca, amministratore delegato e presidente della Carlo Maresca spa, a margine dell’inaugurazione di “Blu Terra2”, il primo parco fotovoltaico realizzato in full equity da un’azienda italiana in Iran.

In Iran la prima centrale fotovoltaica made in Abruzzo
Inaugurata ieri sull'isola di Qeshm, in Iran, la prima centrale fotovoltaica del Paese. Si chiama Blu Terra 2, e a realizzarla con 30mila pannelli fotovoltaici è stato il gruppo Carlo Maresca di Pescara. L'impianto è già entrato in funzione e produrrà 17 milioni di chilovattora all'anno. (video Emiliano Falconio)

“Investire all’estero ‘buttandosi’ in nuove avventure - spiegano i Maresca - è una caratteristica del popolo italiano e fa parte del nostro modo di fare impresa. Non sono però attive, a differenza di quanto accade in diversi contesti europei, quelle tutele statali che intervengono quando si verificano crisi interne ed internazionali nelle nazioni in cui si investe. Abbiamo già avviato l’iter autorizzativo per altri due parchi fotovoltaici da 100 megawatt ognuno e firmato i contratti per i terreni. Noi andiamo avanti ma ci auguriamo che i rapporti diplomatici con l’Iran escano dall’empasse in cui si trovano e soprattutto che si dia attuazione all’intervento di Invitalia a tutela delle imprese che decidono di investire all’estero”. “L’energia prodotta dal parco ‘Blu Terra2” che conta 30mila pannelli su una superficie di 20 ettari pari a circa 40 campi da calcio - rimarca il responsabile Sviluppo estero Stefano Falconio - è entrata nella rete energetica iraniana lo scorso 4 marzo e produrrà a regime 17milioni di kilowatt annui. Il gruppo Maresca ha investito 8 milioni di euro, cercato terreni, chiuso l’iter autorizzativo e ricevuto permessi per l’allaccio in rete in poco più di otto mesi. Il cantiere è stato chiuso in sei mesi, utilizzando tre tecnici italiani e tutta manodopera locale. A loro va un grosso ringraziamento per averci permesso la realizzazione di un’opera fatta con tempistiche davvero veloci”.

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“Felice di essere qui per un’azione concreta che salda l’amicizia italo-iraniana. L’iniziativa di oggi è una straordinaria pagine di cooperazione che aggiunge un altro capitolo alla storia della nostra amicizia e alla comune prosperità dei nostri popoli”. Così l’ambasciatore italiano in Iran Mauro Conciatori, in un passaggio del suo intervento di saluto. Rispondendo alla sollecitazione dei fratelli Maresca, sulla richiesta di sostegno da parte dell’Italia in operazioni d’impresa nella regione, Conciatori ha ricordato come il governo abbia agito “su vari piani per incoraggiare la volontà dell'Iran ad aprirsi alla crescita e alla collaborazione. Oltre a rafforzare il dialogo politico, per supportare altre iniziative ambiziose come questa è stata pensato un soggetto come Invitalia Global Investment che aiuterà le imprese con tutte le necessarie garanzie e coperture”. All’inaugurazione sono intervenuti il vicepresidente della zona franca di Qeshm Alì Yadghar, il direttore generale della società Hormozagan che distribuisce l’energia a Qeshm Ahmadreza Kahouri e Jafar Mohammadnejad della Satba, i quali hanno rimarcato la velocità e la competenza nella realizzazione dell’impianto auspicando nuove collaborazioni, a partire dai due impianti fotovoltaici, da realizzarsi nei pressi della capitale Teheran, su cui è già avanzato l’iter delle autorizzazioni finali.