lo strano inverno

L’Abruzzo della neve ora è col fiato sospeso

Dopo il boom delle Feste arriva il caldo e si aspetta il maltempo. Gli imprenditori: resistiamo per poco, temiamo la crisi

L'AQUILA. Dopo il pienone delle Feste, l’Abruzzo torna con i piedi per terra. Non è più l’isola felice della neve ed alla stregua di altre regioni confida in una provvidenziale nuova nevicata per scacciare l’ombra della crisi. Gli operatori turistici rischiano di chiudere anticipatamente se il freddo non verrà in loro soccorso.

Siamo in pieno inverno, ma in montagna sembra primavera (ieri il vento da sud a Pescara ha fatto salire il termometro a 23 gradi) . La poca neve rimasta è destinata a sciogliersi in pochi giorni e gli impianti delle località sciistiche abruzzesi vanno avanti solo grazie all'innevamento artificiale. Se si esclude una veloce precipitazione alla Befana, è più di un mese che non nevica. Tanto che anche le stazioni sciistiche, che fino ad oggi sono state privilegiate rispetto al resto d'Italia, ora rischiano. E il primo effetto della siccità nevosa riguarda i posti di lavoro negli alberghi, nei ristoranti e sugli impianti.

L’intero settore turistico montano incrocia le dita e si domanda quando veramente prenderà piede il gelo tipico di questo periodo. Secondo gli scenari ipotizzati dagli esperti del meteo, l'inverno vero e proprio dovrebbe arrivare a partire dalla prossima settimana, dunque per la metà di gennaio. Ma l'arrivo dell'inverno coinciderà con quello della neve? Per ora la situazione migliore si registra sulla Maielletta con le stazioni sciistiche di Mamma Rosa e Passolanciano che possono ancora contare dai 50 centimetri al metro di altezza di neve. «Il bilancio delle vacanze è senz’altro positivo», afferma Francesca Primavera, amministratore delegato di Majelletta We a Mamma Rosa, «rispetto allo stesso periodo degli ultimi due anni abbiamo riscontrato un trend di crescita, sia per la ri-scoperta di questi posti da parte di utenti della nostra regione, sia per i turisti provenienti da tutta Italia». Ma l'andamento positivo è dovuto secondo la giovane manager soprattuto al modello organizzativo avviato dall’azienda, alle attività e agli eventi. « Merito che non ci sentiamo di condividere troppo con la precaria situazione niveometereologica. Fortunatamente, un po' di neve c'è stata e c'è ancora... , anche se, come tutte le altre stazioni in Abruzzo, viviamo appesi ad un filo: non sappiamo quando cadrà altra neve, quando le temperature smetteranno di salire e se le previsioni di altre pertubazioni in arrivo saranno confermate dai fatti».

A Pescasseroli (30-50 centimetri) è aperta una pista mentre a Campo Imperatore (20-50 centimetri) sono aperti solo tre chilometri di piste su 24 disponibili. A Campo Felice-Rocca di Cambio situazione è dello stesso tipo con 7 piste aperte su ventuno. A Roccaraso-Rivisondoli i 20-40 centimetri di neve, grazie all'innevamento artificiale, garantiscono l'apertura di circa la metà delle 66 piste e a Ovindoli (10-40 centimetri) un terzo delle piste è funzionante grazie al discreto innevamento in quota. Tengono le stazioni di Prati di Tivo e Prato Selva .

Preoccupazione mista a una contenuta soddisfazione per le passate settimane viene espressa da Luca Lallini, degli impianti di Campo Felice: «Abbiamo aperto due piste in più grazie alla neve del periodo della Befana, ma ora sta facendo un caldo non indifferente e quindi la situazione si fa difficile. La nevicata che può cambiare il destino di questa stagione non è ancora arrivata. Fino a ora siamo stati aperti grazie all'innevamento artificiale».

Massimiliano Bartolotti, di Monte Magnola Impianti, evidenzia l'ottimo flusso di turisti delle ultime settimane. «Siamo stati privilegiati, ma ora serve la neve. Non basterà più nei prossimi giorni contare sull'innevamento artificiale». Dario Colecchi, gestore degli impianti Aremogna-Pizzalto, vuole essere ottimista: «Di solito il freddo e la neve vengono preceduti da un'ondata di caldo, quindi per la metà della prossima settimana dovrebbe esserci la nevicata che tutti aspettano dall'inizio della stagione».

Pietro Guida

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