a verona

L’Abruzzo presenta le sue bollicine al Vinitaly

Il Consorzio di tutela dei vini abruzzesi ha presentato 28 etichette di vitigni tipici che, secondo gli esperti, hanno caratteristiche simili agli champagne

VERONA. L’Abruzzo ha lanciato la sfida per la conquista del mercato delle bollicine. In occasione del Vinitaly, nell’area degustazione della Regione, il Consorzio di tutela dei vini abruzzesi, ha presentato ieri 28 etichette di vitigni tipici (cococciola, pecorino e passerina) che potrebbero qualificare questa missione perché, secondo gli esperti, hanno caratteristiche simili agli champagne.

«Per le cantine abruzzesi rappresenta una grande opportunità» ha detto l’assessore regionale alle politiche agricole Dino Pepe «e oggi è stata l’occasione per presentare al mercato internazionale i nostri vitigni e le loro peculiarità. Il percorso è ancora lungo ma sono convinto che la strada intrapresa è quella giusta. Nei momenti di crisi è necessario mandare messaggi positivi».

Per il vice presidente nazionale dell’Associazione italiana sommelier, Roberto Bellini, il progetto è ambizioso ma possibile. «Il territorio abruzzese ha forti potenzialità e caratteristiche che devono essere sfruttate; in passato, e lo voglio ricordare con orgoglio, il Trebbiano e il Montepulciano sono diventati vini importanti grazie alla determinazione profusa dei vitivinicoltori abruzzesi», ha spiegato Bellini. «Il pecorino, ad esempio, mi sembra che abbia ottime potenzialità in questo senso, soprattutto per attirare il gusto dei nuovi giovani. La competizione, insomma, è tanta, ma l’Abruzzo può fare la sua parte».

Luca Panunzio, delegato provinciale di Pescara dell’associazione italiana sommelier, è fiducioso sullo spumante abruzzese: «Abbiamo vini complessi e minerali che danno spumanti molto profondi e simili agli champagne». La sfida è stata lanciata, ora si attende la risposta del mercato.