La privacy, tutti i segreti da sapere 

Avvocato pescarese svela in un libro i retroscena delle schedature politiche

PESCARA. “Protecting Personal Information” è il titolo del libro che Andrea Monti, avvocato pescarese e professore a contratto di diritto dell'ordine pubblico alla d'Annunzio ha scritto insieme al professor Raymond Wacks, emeritus professor of law and legal theory nell'università di Hong Kong, studioso di fama internazionale dei problemi della tutela della riservatezza.
Pubblicato dalla prestigiosa casa editrice inglese Hart Publishing (per la quale hanno scritto personaggi del calibro di Giuliano Amato), questo libro affronta da una prospettiva inusuale il tema della privacy. Evidenzia credenze e falsi miti sulla tutela della riservatezza individuale che hanno trasformato la privacy da diritto fondamentale a una specie di "spauracchio" da invocare spesso a sproposito anche e soprattutto quando non entra minimamente in gioco. Spiega in modo rigoroso ma comprensibile, per esempio, cosa c'è "dietro" le piattaforme per la profilazione degli utenti della rete, come la politica utilizza i big data per orientare il consenso elettorale e come una malintesa concezione di privacy possa mettere a rischio la ricerca medica e genetica. E propone un approccio alla privacy che sia basato sulla protezione delle informazioni personali, quelle che rivelano la nostra più intima natura e sulle quali dovremmo avere - per legge - il controllo più totale anche al di là delle recenti norme approvate dall'Unione Europea sul trattamento dei dati personali.
Insieme ad analisi più propriamente giuridiche, Protecting Personal Information contiene molte informazioni e curiosità che coinvolgono anche l’Abruzzo. Come per esempio il fatto che già ai tempi del Regno d’Italia gli attivisti politici erano “schedati” nel Casellario politico centrale, ancora accessibile sul sito dell’Archivio di Stato, dal quale si scopre per esempio che nella provincia di Pescara erano “noti all’ufficio” 415 uomini e 12 donne, mentre nel comune il numero scendeva a 86 uomini e nessuna donna.
Questo, dunque, non è solo un libro di diritto ma anche un saggio che consente anche al lettore non pratico di questioni legali di costruirsi un'idea sui temi centrali del nostro tempo e sul modo in cui la tecnologia ha cambiato il nostro rapporto con le istituzioni, le imprese e con il nostro prossimo.
E, infine, una curiosità: Hart Publishing, l'editore di Protection Personal Information è parte del gruppo Bloomsboory che "scoprì" il talento di Joanne Rowling, autrice della saga di Harry Potter. Chissà che questo libro non segua le sorti dell’illustre predecessore. (c.s.)