La scuola è il vero baluardo contro la grande criminalità 

Legnini, ex vicepresidente del Csm, parla agli studenti dei valori della Costituzione Il sindaco Tiberini scopre una targa dedicata alla visita del capo dello Stato Mattarella

CASOLI. «La scuola è un baluardo contro l’infiltrazione della criminalità organizzata», Giovanni Legnini, ex vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, così ha detto ai tanti giovani che ieri erano presenti nel teatro comunale di Casoli. L’occasione è stata data dal secondo Festival della legalità, una quattro giorni organizzata dall'istituto superiore Algeri Marino, per riflettere su "La legalità tra etica, diritto e politica". Al termine dell’incontro, il sindaco Massimo Tiberini ha scoperto una targa a ricordo della visita che il presidente della Repubblica ha fatto a Casoli lo scorso 25 aprile. L’INTERVENTO DI LEGNINI. «L’Abruzzo che dispone di un corpo sociale sano, è riuscito a respingere i tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata. Gli episodi sono esogeni. Se fosse vero il contrario avremmo tutti un serio problema, ci sarebbe una ripercussione negativa sulle iniziative produttive e culturali», ha detto Legnini ricordando che l’economia sommersa che è generata dalla corruzione e malavita è il 12,4% del Pil (fonte Istat).
«Dobbiamo migliorare il rispetto delle regole e non dobbiamo permettere l’attecchimento della criminalità organizzata. Quando la mafia si è insediata è molto difficile sradicarla, la lotta alla mafia è stata condotta con mezzi importanti ma pur tuttavia riemerge».
«La cultura camorristica e mafiosa è preoccupante ed è più insinuante e insidiosa se si diventa camorristi in giovane età. La presenza della criminalità organizzata toglie la libertà che, al pari dell’aria e dell’acqua, è un bene primario».
LA COSTITUZIONE. Il giornalista del Centro, Rossano Orlando, che ha moderato l’incontro, partendo dall’articolo 54 della Costituzione (Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge) ha detto che sarebbe il caso che «a 18 anni ciascun italiano debba sostenere questo giuramento». Legnini si è dimostrato interessato alla proposta: «È un idea da coltivare» ha affermato «C’è da dire che l’imputabilità dei minori inizia a 14 anni e ciò obbliga a rispettare le leggi. Vi è una scarsa percezione della illiceità di alcuni comportamenti come il bullismo, il cyberbullismo, piraterie digitali sulle quali le scuole intraprendono importanti iniziative».
LA CULTURA DELLA LEGALITÀ. Legnini ha ricordato ciò che fece Aldo Moro, da ministro della Pubblica Istruzione, nel 1958, ciò l’introduzione dell’ora di educazione civica e ha ricordato poi ciò che disse don Lorenzo Milani: «La scuola siede tra il passato e il futuro e deve tener conto di entrambi. La cultura della legalità consente di arginare i rischi di infiltrazione della malavita organizzata nella società. Nella nostra Regione non vi è un insediamento strutturale e pervasivo della criminalità organizzata e i ricorrenti tentativi e episodi criminali per fortuna sono stati arginati e bloccati dalle forze dell’ordine e dalla magistratura».
LA TARGA. Dopo il convegno, a ricordo della visita di Sergio Mattarella a Casoli, lo scorso 25 aprile, è stata scoperta una targa che riprende una frase del presidente: «Vi è un significato particolare nel ricordare la Liberazione, il 25 aprile, qui a Casoli. La nascita della Resistenza, che mosse i primi passi in Abruzzo, segna il vero spartiacque della nostra storia nazionale verso la libertà». «È stata una giornata memorabile, una pietra miliare. A voi» ha detto il sindaco Tiberini rivolto ai giovani «voglio idealmente dedicare questa targa: ricordatevi del valore della libertà quando la vedrete, ricordatevi di tanti giovani, quasi vostri coetanei che sono partiti da questi luoghi per contribuire alla liberazione dell’Italia». «La vista del presidente Mattarella» ha concluso Legnini «è stato un riconoscimento di alto valore, è un motivo di vanto e orgoglio».