Le eccellenze del Montepulciano

E il Cerasuolo d’Abruzzo scala la classifica dei migliori vini italiani.

PESCARA. Il Montepulciano d’Abruzzo è nell’Olimpo dei migliori vini italiani. Un livello di eccellenza che gli viene tributato dall’autorevole Guida dei vini d’Italia 2010 dell’Espresso, dopo una selezione estremamente rigorosa. I Montepulciani Praesidium, Mazzamurello Torre dei Beati, e Tonì Cataldi Madonna, tutti del 2006, sono stati annoverati tra i 214 vini che hanno ottenuto la massima classificazione, distinta dal simbolo delle cinque bottiglie, che corrisponde ad un punteggio di almeno 18/20. Questi vini sono così entrati a far parte di una ristretta cerchia definita «Vini dell’Eccellenza» composta da meno dell’uno per cento di tutti quelli degustati. Ma il tributo al nettare degli dei che affonda le sue radici nelle terre dell’Abruzzo non finisce qui. Dalla Guida arrivano infatti «Le stelle», attribuite, da una a tre, «alle aziende di maggiore rilevanza qualitativa in funzione della loro qualità e continuità nel corso degli anni».

Su 2520 produttori, suddivisi per regioni, le stelle sono state assegnate a soli 366, tra i quali 14 classificati con la massima valutazione. E l’Abruzzo svetta, in cima alla classifica, con la cantina Valentini, che si fregia di tre scintillanti stelle. A seguire, con due stelle, l’azienda Masciarelli e con una stella addirittura un quintetto, formato dalle cantine Cataldi Madonna, Il Feuduccio di Santa Maria d’Orni, Pepe Emidio, Praesidium, Torre dei Beati. Le vicine Marche si portano a casa due stelle con il marchio Bucci. L’edizione 2010 della Guida ha prestato un’attenzione particolare, visti anche i tempi di crisi, ai prodotti con il miglior rapporto qualità prezzo. In questa categoria gli esperti ne hanno scelto uno per regione, utilizzando anche un criterio supplementare, quello della reperibilità ovvero di una significativa quantità di bottiglie prodotte ogni anno.

A portare a casa il risultato lusinghiero è stato un bianco, il Trebbiano d’Abruzzo Fonte Cupa 2008, diCamillo Montori, il cui prezzo oscilla tra gli 8 e i 9 euro, per le Marche invece il vino selezionato è stato il Rosso Piceno Superiore Castellano della cantina dei Colli Ripani (10/12 euro). Una curiosità la bottiglia con il costo più basso in proporzione alla buona qualità appartiene all’Umbria, si chiama Villa Monte Vibiano e la si può acquistare a 5 o 6 euro. La menzione speciale va poi a «50 outsider», a quei vini cioè di denominazioni o tipologie che si sono distinte negli assaggi, pur senza raggiungere livelli d’eccellenza. Si tratta di prodotti «rappresentativi della straordinaria diversità del vino italiano», come si legge nelle pagine della Guida de L’Espresso, «scelti sulla base di una particolare originalità espressiva, o «per la valida interpretazione di un vitigno».

Un riconoscimento insomma per alcune tipologie ingiustamente considerate marginali, che in Abruzzo è andato al Montepulciano Cerasuolo 2008 della casa Valentini, «sono molto soddisfatto per aver valorizzato il Cerasuolo che è un vino tipicamente abruzzese. Un riconscimento che premia anche le tantissime realtà che sono presenti nella nostra regione». E al Trebbiano Vignafranca 2007 di Barba, rispettivamente con un prezzo a bottiglia che va da 29 a 34 euro, e da 8 a 10. Nelle Marche vince la sfida e riporta a casa il titolo il Pecorino Offida Pistillo dei Poderi San Lorenzo. Il numero maggiore di premi è anche quest’anno appannaggio dei vini piemontesi, con ben 62 Eccellenze, che vedono in testa Barolo, Barbaresco e Barbera. In netta risalita la Toscana, che è passata dai 25 vini premiati dello scorso anno ai 43 di oggi, mentre è saldamente al terzo posto, con 25 vini di prima fascia, il Trentino Alto Adige. Per degustatori appassionati, ma anche per chi vuole servire il vino giusto a tavola, la guida è in edicola da oggi.