Legnini (di spalle) davanti al PalaBecci gremito

ABRUZZO

Legnini entra in scena fra gli applausi: priorità al lavoro / VIDEO

Parte la campagna elettorale alle regionali davanti ai sindaci e a un PalaBecci gremito: «Non sarò il candidato del centrosinistra, ma il candidato di tutti gli abruzzesi. Ricomprenderò il centrosinistra, ma andrò molto oltre». 

PESCARA. «Siete tantissimi e questo mi dà carica, mi dà forza e mi dà ulteriore coraggio. L'emozione che provo oggi di fronte a voi è particolarmente elevata, perché sento il peso della responsabilità nel comunicarvi che aderendo al vostro caldo invito mi sono candidato a presidente di questa regione». Così Giovanni Legnini, dal palco del padiglione Becci del Porto turistico di Pescara, ha annunciato ufficialmente la propria candidatura alla presidenza della Regione Abruzzo, rivolgendosi ai 162 sindaci abruzzesi che hanno sottoscritto l'appello per la sua discesa di campo. L'annuncio è stato accolto da un lungo applauso; in centinaia presenti in platea (assente l'ex gopvernatore e oggi senatore Luciano D'Alfonso), e in piedi per celebrare la scelta di Legnini: «Non sarò il candidato del centrosinistra, ma il candidato di tutti gli abruzzesi. Ricomprenderò il centrosinistra, ma andrò molto oltre».

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Legnini emozionato sul palco sulle ali di Under pressure di David Bowie e The Queen
Via alla campagna elettorale per le regionali al PalaBecci di Pescara

«Assumo nei vostri confronti due impegni - ha aggiunto poi Legnini, sempre rivolgendosi agli amministratori abruzzesi - mi impegno tra i primi atti a varare una nuova legge per conferire poteri effettivi al Consiglio delle Autonomie locali (Cal), che finora non ha funzionato, per far sì che tutte le decisioni che impattano sui poteri dei sindaci e sulla vita degli enti locali ricevano un parere effettivo e che di esso si tenga conto nell'attività legislativa regionale. Un secondo impegno che assumo con voi - ha proseguito l'ex vice presidente del Csm - è quello di istituire un canale di comunicazione diretto con i sindaci, utilizzando la tecnologia digitale e ogni altro mezzo, per far sì che le vostre proposte, critiche e istanze siano esaminate e se fondate accolte».

«La priorità, su tutte, è il lavoro, la tutela del lavoro che c'è e la creazione di opportunità per il lavoro che non c'è. La Regione c'entra con questo obiettivo, che va assunto come paradigma dell'azione di governo», ha detto Legnini, «esiste una quota di cose possibili da fare che dipende dalla Regione e che noi dovremo fare come il farsi rispettare anche dalle imprese multinazionali, che non si possono permettere di utilizzare, sfruttare, mandare a casa i lavoratori, non motivare, non presentarsi, come è già accaduto per la Honeywell e ora sta accadendo per la Ball. Vorrei peraltro che noi inviassimo da qui - è stato l'invito di Legnini - un forte abbraccio e solidarietà vera a quei lavoratori e a quelle famiglie, e vorrei ringraziare i sindacati, Giovanni Lolli e le associazioni datoriali per quello che stanno facendo per evitare che altre fabbriche chiudano».

«Dell'eredità _ ha continuato rispondendo ad una domanda sulla continuità rispetto alla giunta regionale uscente, guidata fino a pochi mesi fa da Luciano D'Alfonso _ prenderemo tutto ciò che c'è di buono e ce n'è, mentre cambieremo tutto ciò che c'è da cambiare. I cittadini e gli amministratori ci chiedono di cambiare, noi vogliamo scrivere una pagina nuova per questa regione e non abbiamo bisogno di segnare né continuità né discontinuità, ma abbiamo bisogno che questa regione possa volare alto e guardare al futuro».