Lolli arruola ambasciatori per il rilancio del turismo

Dai dipendenti delle multinazionali agli studiosi dei laboratori del Gran Sasso Dal 30 marzo all’Aquila oltre 200 tour operator dei maggiori consorzi europei

L’AQUILA. «Vi racconto il mio Abruzzo». Saranno i dipendenti delle multinazionali (ad esempio i giapponesi della Honda) oppure gli studiosi dei laboratori di fisica nucleare del Gran Sasso a raccontare ai loro connazionali all’estero la regione dei parchi. E del mare a un’ora di macchina. La terra dove vivono e lavorano.

Per voltare pagina dopo il terribile avvio dell’anno, tra scosse, frane e neve, il vicepresidente della giunta regionale Giovanni Lolli arruola i nuovi ambasciatori del turismo abruzzese. All’evento – realizzato insieme alla Fondazione Symbola, e del quale saranno protagoniste le imprese industriali che hanno sottoscritto il patto di sostenibilità ambientale, sociale ed economica siglando la carta di Pescara – sarà dedicata una giornata specifica. Saranno gli stati generali della promozione turistica dell’Abruzzo, dove la strada da fare è davvero tanta, come conferma lo stesso Lolli.

«In Abruzzo siamo combinati parecchio male su questo fronte», afferma il vicepresidente con delega al turismo. «Ora dobbiamo ricostruire la nostra offerta dal punto più basso della nostra storia, ma le ultime disgrazie che ci hanno colpito devono indurci a una riflessione sulla strategia per riportare quella che è una regione bellissima nel campo delle offerte turistiche». Ecco, allora, la mossa di ospitare all’Aquila, dal 30 marzo al 2 aprile, oltre 200 tour operator espressione dei due maggiori consorzi di agenzie di viaggi in Europa, i tedeschi Rtk e Meinreisespezialist, che hanno deciso di svolgere il proprio forum annuale nel capoluogo abruzzese.

«L’Abruzzo», argomenta Lolli, «è fuori dai cataloghi dei tour operator, forse non ci è mai stato. Il problema è annoso, ma non è il caso né di recriminare, né di pensare a soluzioni-tampone. Bisogna avviare una nuova fase e mettere tutto a sistema partendo dalla proposta di turismo attivo. Il turista è cambiato e va in cerca di esperienze, di un insieme di cose e quindi di percorsi che abbiano un filo logico, non di singole attrazioni. Siamo alle prese con una situazione drammatica perché è crollato tutto, anche per l’estate in arrivo. Ma da un punto bisogna ripartire. L’Abruzzo, infatti, è il luogo più vocato in Italia per quel tipo di turismo attrattivo che più piace ai tedeschi. Va fatta una promozione seria che possa offrire prodotti seri. Abbiamo tanto da fare, non è sufficiente dire che l’Abruzzo è una regione bellissima, perché poi servono strutture, strade e ambizione».

I tour operator saranno condotti in escursioni da Alba Fucens a Santo Stefano di Sessanio, da Scanno a Civitella del Tronto per una presa di contatto con la realtà territoriale assieme alla stampa specializzata. Quanto alle risorse, ribadita la necessità di finanziare il Cammino Celestiniano, la pista ciclabile della Costa dei Trabocchi e il potenziamento delle Grotte di Stiffe.

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