Malasanità, "Ha una frattura? Ripassi il 1º aprile per le lastre"

Radiografie impossibili all’ospedale Mazzini di Teramo anche per chi ha una frattura. "Ha una sospetta frattura? Ripassi il 1º aprile". Ecco la storia

TERAMO. Radiografie quasi impossibili anche per chi ha una frattura. Al Mazzini la Radiologia è un servizio “caldo”: carenza di personale e macchinari inadeguati hanno finora - in effetti a breve sarà operativa una nuova Tac - causato l’allungamento delle liste d’attesa.

Ecco come si arriva a sentirsi dire: «Ha una sospetta frattura? Ripassi il 1º aprile». A raccontare la storia è B.L., moglie di T.P. 45enne di Castelnuovo che il 20 febbraio è caduto e ha riportato un brutto trauma al torace. «Mio marito aveva già fatto delle lastre, a sei giorni dalla caduta», racconta la donna, «e non avevano dato risultati certi: i dottori dicono che le fratture alle costole si evidenziano sulle radiografie dopo 10 giorni. D’altronde mio marito ha dolori atroci: non si può muovere e passa le nottate in bianco. Così il medico di famiglia gli ha prescritto una lastra al torace, con su la scritta “urgente”, sottolineata due volte con l’evidenziatore».

Fiducioso che la scritta del medico bastasse, T.P. l’altroieri è partito alla volta dell’ospedale di Teramo: erano le 12,15 e sperava di riuscire a farsi la radiografia. «Invece si è sentito rispondere “Guardi quante urgenze abbiamo, ripassi il 1º aprile”», aggiunge B.L., «altrimenti gli propongono una lastra a pagamento il 25 marzo.

Quindi secondo loro un paziente può stare con una sospetta frattura per 15 o 20 giorni senza sapere che cosa in realtà ha». La signora, furibonda, non si è persa d’animo e ha chiamato l’ospedale di Atri, dove le hanno detto di passare l’indomani. «Io ho chiesto se potevamo andare già nel pomeriggio e loro hanno detto di sì.

Ci hanno dato subito la risposta: ha tre costole rotte. Con quei dolori era immaginabile. Ma la cosa che lascia increduli è che per l’ospedale di Teramo poteva aspettare il 1º aprile. Opposto il trattamento ad Atri: sembra la differenza fra Italia e Svizzera, eppure è la stessa Asl». La battagliera signora ha segnalato il caso al tribunale del malato.