Martino dà il secondo stop agli alleati 

Il deputato di Forza Italia: sono d’accordo con Pagano, rispettiamo Fdi ma alla fine bocceremo il loro candidato presidente

PESCARA. Antonio Martino, deputato di Forza Italia e vice di Nazario Pagano in Abruzzo, entra per la seconda volta a gamba tesa sulla campagna elettorale del centrodestra per le regionali del 10 febbraio. E lo fa con un attacco a Fratelli d’Italia.
La Lega dice che sabato prossimo darà il via libera alla campagna elettorale mentre Fabrizio Di Stefano lo ha già fatto spaccando il centrodestra. Forza Italia si lascia sorpassare da tutti?
«Noi siamo già partiti. Abbiamo candidati di peso per ciascuna provincia, Mauro Febbo e Daniele D'Amario a Chieti, Lorenzo Sospiri e Carlo Masci a Pescara, Emilio Iampieri e Guido Quintino Liris all'Aquila, Gabriele Astolfi e Vincent Fanini a Teramo dove Paolo Gatti non si ricandida».
Sì, ma per quale candidato presidente? Uno dei tre nomi indicati da Fratelli d'Italia?
«Rispettiamo le scelte di Fratelli d'Italia ma anche il metodo di condividere con tutti gli alleati il candidato governatore».
Rispettosi in che senso?
«Semplice, dei tre nomi proposti dagli alleati non ne condivideremo nessuno».
Cioè manderete a carte quarantotto la scelta del tavolo nazionale?
«Sì, ma i vuoti si possono sempre colmare. Noi e la Lega abbiamo degli ottimi candidati. Pagano si è già espresso, confermo totalmente le sue dichiarazioni. Lui è stato chiaro: per motivi non personali quei tre, Giandonato Morra, Marco Marsilio e Massimiliano Foschi, non vanno bene».
Che cosa farà, in termini pratici, Forza Italia?
«L’accordo era ed è che la scelta di Fratelli d’Italia deve piacere a tutti. Ma non è così, questo significa che la rosa dei nomi dovrà essere allargata. Lo ribadisco: a farlo dovranno essere Forza Italia o la Lega di Giuseppe Bellachioma».
Andiamo oltre: il centrodestra è in ritardo. La vostra campagna elettorale sembra procedere con il freno a mano tirato. Come pensa che andrà a finire?
«Penso che nessuno di quei tre sarà il candidato presidente. E concordo con quanto ha dichiarato Bellachioma al Centro: bisogna partire subito. Punto e basta. Ah! Dimenticavo di dire la cosa più importante: la prossima settimana daremo la notizia del passaggio a Forza Italia di due importanti amministratori di un capoluogo di provincia. Per ora non posso fare i nomi, ma la loro scelta di venire con noi farà notizia. Non credo che Forza Italia stia perdendo consenso in Abruzzo. Sono convinto che siamo al 13 per cento ma se dovessimo, alla fine, avere il candidato presidente supereremo anche il Pd arrivando al 16 per cento».
Ne è sicuro?
«Cento che sì».
Ma ieri è stata anche una giornata molto particolare per il coordinatore regionale degli Azzurri, Nazario Pagano, che al Senato, affiancato da Anna Maria Bernini, ha presentato una sua proposta di legge che punta a stanare e a colpire quelli che lui ha definito i "vigliacchi” del web.
«Sarà capitato anche a voi, immagino, di essere minacciati e insultati da account anonimi. Provando a denunciare, risulta spesso impossibile risalire all’autore del reato. Ebbene», spiega Pagano, «ho presentato una proposta di legge per obbligare i social a richiedere all’utente la carta di identità all’atto dell’iscrizione! Chi insulta e minaccia dev’essere rintracciato e perseguito». E la sua idea ha subito trovato un ampio consenso.